giovedì 7 marzo 2013

Umberto-Aspen-Eco: il raffinato occultatore dei poteri forti


Oggi vi parliamo di Umberto Eco.
Eco, il dotto mirabolante mistificatore della realtà, che mischia cose vere (è vera la persecuzione contro gli ebrei e il loro uso come capri espiatori) a cose false (tutti i complotti sono falsi), è un membro del comitato esecutivo dell'Istituto Aspen, uno dei principali think tank dell'elite globalista, la cui principale prerogativa è l'edificazione di un Nuovo Ordine Mondiale mediante 'il confronto ed il dibattito "a porte chiuse"' con i "leader del mondo industriale, economico, finanziario, politico, sociale e culturale in condizioni di assoluta riservatezza e di libertà espressiva."  

Dell'Aspen, come già saprete in molti, fa parte anche l'istruito dai gesuiti Mario Monti.


Ecco la descrizione del comitato esecutivo:

"Il Comitato Esecutivo, organo di governo dell'Associazione, è composto dai Membri di diritto e da 30 componenti nominati tra i Consiglieri dal Consiglio Generale in misura paritetica tra i rappresentanti dei Soci Sostenitori e i rappresentanti dei Soci Ordinari.
Il Comitato Esecutivo nomina, ed eventualmente revoca, il Segretario Generale, nomina il Presidente degli "Amici di Aspen"e il Presidente degli "Aspen Junior Fellows". Delibera inoltre sull'ammissione di nuovi soci, propone al Consiglio Generale la revoca o l'esclusione di soci e stabilisce le modalità con cui i soci ordinari eleggono i loro rappresentanti nel Consiglio Generale dell'Istituto."

Per darvi l'idea del grado di validità che possiamo attribuire alle affermazioni di Eco [non esiste nessun complotto] paragoniamole, ad esempio, a quelle del mafioso istruito dai Gesuiti Marcello Dell'Utri

Sappiamo benissimo che Dell'Utri è un mafioso. Da un articolo del Fatto Quotidiano del 18 gennaio 2013 dal titolo Mafia, il pg di Palermo: “Sette anni per Marcello Dell’Utri” leggiamo:


"Sette anni di carcere. E’ la richiesta che il procuratore generale di Palermo, Luigi Patronaggio, ha fatto alla Corte d’Appello, al termine della sua requisitoria al processo a carico del senatore Marcello dell’Utri accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. “Da quando faccio il magistrato non ho mai incontrato un imputato chiamato a rispondere di un rapporto trentennale con Cosa nostra” ha dichiarato. ”La storia di Marcello Dell’Utri non si può leggere se non si leggono i suoi rapporti più che trentennali con la mafia – ha proseguito Patronaggio – E’ stato un lungo rapporto costante e proficuo con Cosa nostra e l’imputato non ha mai preso le distanze da questi rapporti”. Secondo la Cassazione, che aveva annullato la condanna a sette anni in appello, sono provati i rapporti di Dell’Utri con Cosa nostra dal 1974 fino al 1977, invece secondo il pg Patronaggio i rapporti tra l’imputato e i boss non si sarebbero mai interrotti."

Però è noto che l'istruito dai gesuiti Marcello dell'Utri sia un negatore della mafia; ecco ad esempio un'intervista di Chiambretti, dove il presentatore gli fa una domanda precisa e cioè "come se la immagina [la mafia]?" e il 'colto' Dell'Utri risponde "ma non esiste la mafia" :



Adesso vi facciamo due domande: se il 'colto' dell'Utri, che vanta un rapporto trentennale con la mafia, vi dice che la mafia non esiste, voi ci credete? Al pari, se il colto Umberto Eco, membro del comitato esecutivo dell'Istituto Aspen, che si riunisce "a porte chiuse" con l'elite economico, finanziaria, politica mondiale, vi dice questa elite non sta cospirando contro nessuno, voi ci credete?
E' curioso che proprio dell'Utri, il mafioso negatore della mafia, abbia tentato di riciclarsi come colto bibliofilo. 

Però il vostro cervello potrebbe andare in crash quando verrete a sapere che Marcello dell'Utri, il 'colto' bibliofilo mafioso istruito dai gesuiti, è il vicepresidente dell'Aldus Club, l'associazione internazionale di bibliofilia presieduta proprio dal nostro Umberto Eco membro dell'Istituto Aspen!
Da un articolo del Fatto Quotidiano, dal titolo Da Mangano a Umberto Eco: il Marcello bibliofilo sotto sfratto, leggiamo che:


"Dell’Utri è costretto ad abbandonare l’immagine di bibliofilo colto ed esperto che ha tentato di cucirsi addosso e che gli aveva permesso di compiere il salto dallo stalliere mafioso Vittorio Mangano a Umberto Eco. Uno degli attori principali della presunta trattativa tra Stato e mafia è infatti vicepresidente dell’Aldus Club, l’associazione internazionale di bibliofilia presieduta da Eco"

Oppure questo articolo del corriere della sera:


“A sorpresa. Marcello Dell'Utri fa l'elogio di Diliberto e dice che, adesso, "puo' partire la riforma della giustizia". Ma e' anche un "fatto personale". Perche' sono iscritti tutti e due, il berlusconiano e il comunista, all'Aldus club, l'associazione dei bibliofili: il presidente e' Umberto Eco, i "vice" sono Gianni Cervetti (ex Pci, ora Ds) e lo stesso Dell'Utri, mentre Oliviero Diliberto e' "tra i piu' appassionati"."

Eco-Dell'Utri: due criminali omertosi uniti dalla passione bibliofila!


Il Presidente dell'Istituto Aspen Italia è Giulio Tremonti.

Tremonti risulta essere anche un membro del Bilderberg Group, ad esempio ha partecipato alla riunione avvenuta a St. Moritz in Svizzera il 9-12 Giugno 2011, come citato dal sito ufficiale del think tank cattolico-gesuita fondato dal Cavaliere di Malta Papale nazista Principe Bernardo d'Olanda e dal cattolico-gesuita Joseph Retinger.





Questo è il Giulio Tremonti che ha più volte denunciato il complotto degli Illuminati della finanza:



Giulio-Bilderberg-Presidente Aspen-Tremonti ha espresso frasi che, ne siamo certi, verrebbero etichettate come "paranoiche" e "complottiste" da Umberto-Aspen-Eco, se egli le avesse sentite da qualsiasi pinco pallino autore di blog; Tremonti ha detto infatti:"La finanza è un superpotere...ha un gruppo di Illuminati che manovrano, sentono e governano; non è nemica degli stati la finanza, li domina, li assorbe..."
Un complotto dal quale Giulio-Bilderberg-Presidente Aspen-Tremonti astutamente si tira fuori, chiedendo però un "Nuovo Ordine Mondiale" come soluzione; altra affermazione per la quale, ne siamo sicuri, verremmo etichettati come complottisti da Umberto-Aspen-Eco se la esponessimo anche come semplice cronaca accertata su cui riflettere. E' chiaro che è in atto un'opera teatrale! Leggiamo quanto afferma Giulio Tremonti come ricetta per combattere il complotto degli "Illuminati"; in un articolo di IGN Adnkronos dal titolo Crisi,Tremonti: ''Abbiamo sfiorato il disastro, ora un nuovo ordinemondiale'' leggiamo:


"Gubbio (Perugia), 12 set. - (Adnkronos) - "Abbiamo corso il rischio di avere gli effetti disastrosi di una guerra senza aver combattuto una guerra. Siamo andati vicini a una rottura del sistema, molto vicini all'interruzione radicale dei meccanismi finanziari con effetti sociali. E ne siamo usciti evitando gli effetti di una guerra che non abbiamo mai dichiarato con il principio di un nuovo ordine mondiale. E' iniziato il disegno di una nuova 'tabula mundi'.
Lo dice Giulio Tremonti (nella foto) intervenendo al seminario del Pdl a Gubbio nel dibattito con monsignor Rino Fisichella sull'enciclica 'Caritas in veritate' di Benedetto XVI. "

Guardate poi Questo video dove Tremonti chiede di passare "dal dominio dei valori economici alla prevalenza dei valori spirituali. E il discorso sulle radici giudaico-cristiane, l'Europa non può essere solo un grande spazio di libero mercato..."; e poi afferma che "serve, per finire il disordine globale, un nuovo ordine globale, un ordine che può e deve essere monetario-commerciale, una nuova Bretton Woods"



La tattica di Tremonti è quella del problema-reazione-soluzione: alla globalizzazione degli Illuminati (il problema), egli contrappone un governo mondiale teocratico ("la prevalenza dei valori spiriuali") degli stessi Illuminati (la soluzione); cioè il dominio Gesuitico Romano sulla finanza. La stessa soluzione globale che, guarda caso, vuole anche l'amico di Beppe Grillo Tarcisio Bertone , il Segretario di Stato Vaticano, il quale auspica un governo mondiale della finanza.

Lo stesso Bertone che ha fatto un Intervento ai Rappresentanti dei vertici degli "Istituti Aspen" nel mondo venerdì 15 ottobre 2010. Un intervento che è anche inserito nel sito ufficiale del Vaticano, in cui lo stesso Bertone, fautore del governo mondiale della finanza, parla qui di "governo della globalizzazione" come soluzione alla crisi, citando anche Benedetto XVI, come colui che ha detto che bisogna uscire della crisi con "una nuova progettualità":


"Desidero ringraziare particolarmente l’On. Giulio Tremonti, nella sua veste di Presidente di “Aspen Institute Italia”, per il cortese invito che mi ha rivolto a condividere con voi alcune riflessioni, che traggono spunto dai principali temi dibattuti in questi giorni dal Comitato Internazionale degli “Istituti Aspen”. Due sono le principali questioni che avete affrontato: le sfide economiche, politiche e sociali alle democrazie occidentali, con particolare riguardo alle strategie per uscire dall’attuale crisi, e le problematiche connesse con i mezzi di informazione ormai globalizzati.
Al riguardo, desidero fornire alcuni spunti, che, alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa, e particolarmente dell’enciclica Caritas in veritate del Santo Padre Benedetto XVI, possano contribuire ad illuminare la vostra riflessione e le decisioni che devono essere assunte per il bene comune. "
[...]
"la crisi può costituire paradossalmente l’occasione positiva per riscoprire i più autentici desideri umani e per aprirci ad uno sguardo nuovo sull’uomo e sul tempo presente. Nella sua enciclica, Papa Benedetto XVI afferma che: «La crisi ci obbliga a riprogettare il nostro cammino, a darci nuove regole e a trovare nuove forme di impegno, a puntare sulle esperienze positive e a rigettare quelle negative. La crisi diventa così occasione di discernimento e di nuova progettualità. In questa chiave, fiduciosa piuttosto che rassegnata, conviene affrontare le difficoltà del momento presente»[1]. "
[...]
"Ricordava l’allora Cardinale Ratzinger parlando della crisi delle culture: «Abbiamo bisogno di uomini che tengano lo sguardo dritto verso Dio, imparando da lì la vera umanità» [3]."
"Porre l’uomo al centro significa dunque valorizzare e favorire la sua dimensione trascendente. Non vi è vera centralità dell’uomo se nel suo orizzonte egli non afferma una contemporanea centralità di Dio"
[...]
"Un simile approccio può anche favorire un adeguato governo della globalizzazione."


Come già fatto osservare da avlesbeluskesexposed, che commentava una notizia dell'Independent.ie, anche l'istruito dai Gesuiti Mario Draghi, attuale presidente della BCE, nel 2008 aveva detto che "...le banche centrali devono prendere l'iniziativa di ristabilire l'ordine...". Avles commentava:

Ora possiamo capire meglio uno dei motivi per cui hanno fatto esplodere la crisi dei mutui subprime e del prezzo del petrolio. Era anche un alibi per rafforzare e centralizzare ulteriormente il già controllato sistema finanziario mondiale, attraverso le banche centrali? Non ci sono dubbi. Tristi sorprese ci attendono nel prossimo futuro.

Adesso possiamo dirlo con un grado ragionevole di certezza: L'elite mondiale guidata dai cattolici-gesuiti, che si riunisce anche nei conventicoli come l'Istituto Aspen, ha usato l'intellettuale organico Umberto-Aspen-Eco per manipolare il mondo della cultura, al fine di oscurare se stessa e le sue mire di dominio mondiale, inibendo mentalmente un'intera classe di studiosi che, se fossero stati consci delle mire della classe dominante, avrebbero potuto creare dei seri problemi a questi "Illuminati".

Per finire ecco una bella foto del nostro Umberto Eco insieme al Cardinale Gesuita Carlo Maria Martini, risalente al 28 ottobre 2000, ritratta in occasione del Premio "Principe delle Asturie".






Per quanto riguarda Eco bisogna ricordare che si da da fare direttamente, infatti ha scritto "il cimitero di Praga" dove si prende gioco delle cospirazioni, non solo quelle relative al "complotto giudaico", ma anche quelle ed espressamente basate sui Gesuiti:
Eco ha scritto questo romanzo proprio su commisione ASPEN e per fare un favore al gesuitico MONTI:
http://it.wikipedia.org/wiki/Il_cimitero_di_Praga

"...Il cimitero di Praga è il sesto romanzo di Umberto Eco, pubblicato  in Italia da Bompiani il 29 ottobre 2010...."

...che ho riportato in un mio post sul blog La Via dell'Ambra [The Amber Path] nel novembre 2010 dopo aver visto una trasmissione di Gad Lerner in cui l'invitato Eco si prendeva apertamente gioco dei "cospirazionisti", citando i Gesuiti e vantandosi, come per sfida, di aver ricevuto premi anche  dalla Università s. Clara, nota università Gesuita [e mi pare in connessione con la Lockheed].

Umberto Eco, membro dell'ASPEN assieme al gesuitico Mario Monti, rappresenta perfettamente quel "contrapporre l'insegnamento ad insegnamento". Non solo la bibbia, qualsiasi forma di presa di coscienza culturale, "sacra o profana", in merito alla pericolosità del Vaticano e dell'ordine gesuita, deve venir spietatamente [ed astutamente] combattuta. Preferibilmente non di petto ma...:

[cito e traduco da pag. 23 di Rulers of Evil, autore: Tupper Saussy]..."...Clemente fu personalmente consigliato dal cauto [circospetto] Niccolò Macchiavelli, inventore della moderna scienza politica, e dal cardinale Thomas Wolsey, cancelliere d'Inghilterra. 
Maccchiavelli e Wolsey ritennero che sia la sampa che il protestantismo avrebbero potuto essere utilizzati a vantaggio di Roma impiegando i tipi mobili [la stampa moderna] per produrre letteratura che avrebbe confuso, sminuito, e alla fine marginalizzato la Bibbia. 
Il cardinal Wolsey, che in seguito fonderà il collegio di Cristo ad Oxford, caratterizzò il progetto come "mettere insegnamento contro insegnamento" [testo originale: “to put learning against learning.”]."

Per uscire da questa invasiva peste culturale, neo Contro Riformista, consiglio la lettura de I Signori del Male ["Rulers of Evil"] di Saussy. Purtroppo in questo paese vi è un'inflazione di letteratura estera di ben altro tono, tesa a saturare con le sue affascinanti menzogne le menti ed i cuori: Il Manifesto, Mein Kampf, I Protocolli, das Kapital... Tupper Saussy sarebbe veramente un buon antidoto contro questo gesuitico veleno culturale.