sabato 28 maggio 2011

Ricablare il Cervello: la via verso l'uomo robot

Qui sotto trovate tradotto un articolo pubblicato su Wired Magazine, dal titolo Rewiring the Brain: Inside the New Science of Neuroengineering.  
Questo articolo parla delle ultime frontiere della neuroingegneria e di come il cervello possa essere finemente controllato e ricablato. Queste sono le ultime scoperte di una serie di studi che ebbero inizio con gli esperimenti Mk Ultra di Delgado, i quali si proponevano di controllare fisicamente la nostra mente al fine di farci diventare tutti dei robot al servizio dei nostri governanti; robot che marciano appena viene premuto un pulsante, come il topolino nell'eloquente video che trovate sotto. Ricordiamo le ricerche di Delgado esposte In The Physical control of the mind (vedi immagine della copertina della traduzione in italiano) :

Il progetto fu realizzato nell’isola di Hall nelle Bermude e consisteva nello stimolare il cervello di molte scimmie selvatiche. Queste scimmie furono "controllate" in tutti i loro movimenti  e “teledirette” per mezzo di “impianti cerebrali”che registravano e spedivano a un computer  informazioni riguardanti il loro cervello. Scrisse altri libri, tutti riguardanti il cervello , in cui spiegava  in modo volutamente sommario i suoi nuovi progetti di ricerca sempre ammantati di un aspetto spirituale e abbelliti come fossero indirizzati alla "ricerca della felicità" - La felicidad, 1999 
Ecco un brano tratto dal libro The Physical control of the mind, edito nel 1969:
“Ora si sta colmando la lacuna, è già possibile equipaggiare animali od esseri umani con dispositivi chiamati stimocevitori, programmati per la trasmissione e la ricezione di comunicazione elettriche da e per il cervello nei soggetti attivi. La micro miniaturizzazione di alcuni componenti elettronici, ci permetterà di costruire uno strumento più efficace nel controllo dei parametri eccitativi tramite un’accurata telemetria cerebrale, attuata con tre sensori installati in tre punti diversi del cervello, stimolando all’uopo precise aree, in seguito a determinati segnali elettrici di attività cerebrale. E’ ragionevole speculare che in un futuro ormai prossimo, gli stimoricevitori possano provvedere ad un controllo pressoché totale dell’individuo, interfacciando il proprio sistema neuro-fisiologico con un computer remoto, causando peraltro un’azione reazione tra neuroni e strumenti, la quale rappresenterebbe una nuova tendenza nel campo del controllo medico delle funzioni neuro-fisiologiche”
Nell'articolo sotto si ammette che gli psicofarmaci, che da decenni hanno ingrassato e tuttora ingrassano le case farmaceutiche, "sono strumenti incredibilmente rozzi", solo però per persuaderci delle "meraviglie" dei nuovi strumenti neuroingegneristici. Questi strumenti, abbinati al controllo elettromagnetico della mente, forniscono ai potenti che ci governano delle potenzialità di dominio sulle facoltà cerebrali mai viste prima d'ora nella storia. Queste potenzialità sono molto pericolose per la libertà e l'essenza stessa dell'essere umano. Per questo devono essere esposte e portate alla coscienza del pubblico.


Ricablare il Cervello: Dentro La Nuova Scienza Della Neuroingegneria

Di Quinn Norton
Wired Magazine
03.02.09
traduzione
: http://nwo-truthresearch.blogspot.com

Il Dr. Boyden sostituisce un coperchio dell'equipaggiamento laser sensitivo al Neuroengineering and Neuromedia Lab del MIT.
Foto: Quinn Norton


Il Dr. Ed Boyden mostra l'attrezzatura del suo laboratorio con palese felicità. Siamo sfrecciati vicino ad un tavolo laser, ad una stampante 3-D e di alcuni agitatori biologici tintinnanti, e ci siamo sistemati accanto ad un cutter ad acqua.

Boyden prende un pezzo di metallo di scarto e dimostra come la lama usa un potente flusso d'acqua e minuscoli pezzi di granato (duro quasi come il diamante) per tagliare in modo preciso quasi tutti i materiali. Esso può essere usato per costruire praticamente qualsiasi cosa. Si ferma e riflette. "Probabilmente siamo l'unico laboratorio al mondo a usare un cutter ad acqua per costruire interfacce neurali".
Boyden dirige il Neuroengineering and Neuromedia Lab del MIT, una parte dei MIT Media Lab. Egli spiega la missione di neuroingegneria in questo modo: "Se prendiamo sul serio l'idea che le nostre menti sono implementate nei circuiti del nostro cervello, allora diventa una priorità assoluta per capire come programmare i cervelli nel modo migliore".
Qui la neuroscienza non è semplicemente studiata, è applicata. Per questo usciamo di nuovo, per vedere il microscopio molecolare dell'ingegnere, la zona virale in crescita, e la macchina in cui hanno tagliato fette di cervello di topo spesse un micron al fine di valutare quali modifiche hanno fatto usando il resto del materiale.
Gli esseri umani, alcune migliaia di anni fa, hanno scoperto che il cervello è il luogo nel quale risiede l'azione. Da quel momento abbiamo cercato di far fare ad esso ciò che desideriamo faccia.
Al pari di quello di un computer, il potere del cervello nasce dal modo in cui comunicano tra di loro le diverse parti, costantemente e velocemente. Ma a differenza dei circuiti elettrici di un computer, le cellule cerebrali non sono materialmente connesse tra di loro. I neuroni comunicano attraverso minuscoli spazi vuoti chiamati sinapsi, che si trovano tra i "viticci" dei corpi neuronali delle cellule. Questo quasi-toccarsi è ciò che conferisce ad essi una flessibilità tale da permettere a quelle connessioni di formarsi e scomparire nelle nostre vite.
La maggior parte di quella che riteniamo essere la nostra capacità di apprendere e cambiare deriva dal modello di quelle sinapsi. In un certo senso, la storia è la storia del tentativo di manipolare tali modelli con l'apprendimento, la fede, l'amore, le droghe, il cibo, l'esercizio — in breve, qualsiasi cosa e tutto. Abbiamo trascorso migliaia di anni escogitando metodi indiretti per modificare i contorni dei nostri cervelli, per cambiare la forma delle nostre menti.
I neuroingegneri, da parte loro, adottano un approccio pragmatico e diretto. Tentano di cambiare i cervelli entrandoci e cambiandoli, semplicemente.
Boyden, un professore occhialuto con un dolce sorriso, parla velocemente e in modo espansivo. È stato un poliedrico tutta la vita, immergendosi in una disciplina dopo l'altra. È difficile immaginare che ci sia stato un momento in cui non ha fatto nulla.
"All'inizio della mia vita volevo fare il matematico" dice. Ha percorso il cammino dell'universo quantitativo, studiando matematica e poi fisica, poi ingegneria elettrica, cercando di capire l'universo - tentando di modificarlo in modi precisi. Ma sono stati gli uccelli e la serendipità (Il termine serendipità è un neologismo[1] indicante la sensazione che si prova quando si scopre una cosa non cercata e imprevista mentre se ne sta cercando un'altra, ndr) a condurlo all'ingarbugliato cervello umano.
"Decisi di andare ai Bell Labs e imparare i laser" dice Boyden, "ma la persona con cui volevo lavorare stava tornando a casa, in Germania, quindi finii per lavorare con il suo vicino, Michael Fee, che stava analizzando il modo in cui il cervello dell'uccello genera il canto. Quell'esperienza fu il mio primo lavoro di biologia o neuroscienza". Boyden aveva una nuova passione che lo coinvolgeva interamente.
Non molto tempo dopo si ritrovò nel laboratorio della Stanford University, del Dr. Karl Deisseroth, combinando le sue capacità di ingegnere con la sua nuova vocazione di neuroscienziato. Là, Boyden faceva parte di una squadra che inventò un nuovo modo per controllare le cellule cerebrali. Usando la biologia molecolare, l'ingegneria genetica, la chirurgia, le fibre ottiche e i laser essi crearono una sorta di "interruttore" che fu poi usato per controllare un gruppo di neuroni.

Il Dr. Karl Deisseroth del Deisseroth Lab di Stanford con un potente microscopio usato per l'ingegneria molecolare. Foto: Quinn Norton

Come funziona: Il ricercatore modifica un virus innocuo, non riproducente, per aggiungere dei geni ad un particolare tipo di cellula, in questo caso l'obiettivo è un tipo di neurone di un topo.
I geni provengono da due fonti: uno da un'alga e l'altro da un archeon che si trova soltanto nel Deserto del Sahara. Questi geni rispondono alla luce spegnendo la cellula o accendendola.
L'archeon è sempre più lontano da noi man mano che la vita sulla Terra prosegue. Gli archaea sono indubbiamente antichi: il nostro ultimo antenato comune visse probabilmente intorno ai 2,7 miliardi di anni fa. Sono così semplici da non essere altro che semplici cellule con un nucleo, ma siamo comunque parenti. Usiamo lo stesso sistema di proteine genetiche e gli stessi meccanismi per leggerle e agire in base ad esse. Quindi, se prendiamo un po' di DNA di un Archeon che risponde alla luce gialla e lo trapiantiamo in una cellula nervosa nel cervello del sistema biologico più sofisticato della Terra, esso, semplicemente, funziona: quando viene stimolato con luce gialla, il gene della Archeon rende il nervo inattivo.
Il gene ricavato da un'alga, un parente lontano, ma non-proprio-così-distante, lavora in modo simile, tranne che fa attivare la cella, il che si verifica quando il gene riceve un impulso di luce blu.
Et voilà, la meccanica di un interruttore della luce: luce blu per attivare il neurone e la spia gialla per spegnerlo.
Il passo successivo è inserire l'interruttore nel cervello. Il corpo è bravo a uccidere i virus, quindi non è semplicemente una questione di infettare qualcuno con un'influenza controllata del cervello. L'unico modo per ottenere un virus come questo nel cervello è quello di mettercelo direttamente.
Poi c'è la questione di fare in modo che i giusti colori della luce oltrepassino il cranio, e nel punto preciso da controllare. Tutto questo significa che la squadra di Deisseroth deve aprire chirurgicamente la testa del topo, applicare il virus nell'area desiderata, poi inserire un cavo a fibre ottiche che continuerà a sporgere dalla testa del topo dopo che sarà guarito dall'intervento chirurgico. Poi collegano il cavo a fibre ottiche a dei laser che possono pompare le frequenze precise della luce necessaria per controllare le cellule.
Una volta fatto, però, hanno il controllo assoluto sulla sezione interessata del cervello. Se immessa nella corteccia motoria di sinistra, l'area che controlla il movimento, questa potrebbe far ballare qualcuno verso destra. Inserita nel centro cerebrale del piacere, potrebbe rendere felice qualcuno con la semplice pressione di un tasto.
È difficile dire se un topo è felice, ma attaccare questo sistema alla sua corteccia motoria fa un effetto notevole. Deisseroth, che sta ancora sviluppando di questa tecnologia a Stanford, riproduce il video di un topo che si aggira nel suo contenitore. Il cavo in fibra ottica che porta nel suo cervello è appena visibile fino a quando qualcuno non accende la luce blu. Poi, l'animale corre verso sinistra in larghi giri quasi perfettamente circolari. "Devi chiederti cosa stia pensando" riflette Deisseroth. "È 'devo andare a sinistra, devo andare a sinistra'".
 
 
L'elenco degli esperti necessari per ottenere questo risultato è scoraggiante: biologi vari, un ecologo, un genetista, un neurologo, un chirurgo, un fisico laser e - invitati o meno - uno o due bioetici. Fare correre in tondo dei topi è una cosa, ma l'installazione di interruttori dell'umore nel cervello umano solleva ulteriori questioni morali consequenziali.
"Se modifichiamo chirurgicamente o elettricamente la personalità di una persona... ciò solleva numerosi interrogativi circa l'identità personale, [di] chi siamo interiormente" dice la Dott. Debra Matthews del Berman Institute of Bioethics. "Noi collochiamo noi stessi nella mente, e quindi nel cervello. [La chirurgia che altera l'umore] sembra modificare in modo sostanziale quello che è una persona".
La Matthews, ella stessa medico e genetista, dice che l'applicazione di questa tecnologia sarà difficile sia dal punto di vista pratico che da quello etico. "È abbastanza difficile tradurre quello che un farmaco fa a un topo in quello che fa in un essere umano. Questo potrebbe verificarsi in ordini di grandezza decisamente più terribili".
Tuttavia, è questo il compito del laboratorio di Deisseroth, posto in un sotterraneo di Stanford, in una stanza perfettamente bianca inspiegabilmente striata con neon rossi irregolari. Il laboratorio è di per sé un coacervo di scaffali in metallo, pieno zeppo di pesanti testi di psicologia e fisica, così come un luogo per esibire alcuni tocchi capricciosamente personali: appuntata all'estremità di una scrivania c'è una figura di Sigmund Freud in azione, ancora nella sua scatola. In fondo al corridoio c'è l'area di sperimentazione animale, una tranquilla sala piena di contenitori in vetro e partizionata con panni neri che pendono dal soffitto.

Mentre Deisseroth studia l'organo della mente, cerca anche di rafforzarla in modo che resista alle sue patologie e ai momenti di inadeguatezza.
"Che sorpresa, chiaramente non ci siamo evoluti per fare dei calcoli. Nulla, nella nostra evoluzione, implica il calcolo, eppure possiamo farlo. Di che si tratta? Questo mostra semplicemente la fondamentale versatilità del nostro cervello. Il fatto che sia fatto per fare cose inattese mi dà speranza", dice.
Deisseroth iniziò un corso regolare di studi in ingegneria ad Harvard. Ma il suo percorso prese una svolta quando fece un corso sulle reti neurali. Rimase stregato, decise di voler passare la vita concentrandosi sulla vera rete neurale, e diventò uno psichiatra. Infine, frustrato dalla carenza di strumenti per operare direttamente sul cervello, iniziò a costruire i propri.
Deisseroth visita ancora i pazienti una volta alla settimana. Nella sua pratica, egli cura la depressione. Parlare della loro disperazione adombra il suo contegno altrimenti esuberante. "Vedo la mancanza di [speranza] nei miei pazienti... Voglio capirne i fondamenti biologici" dice. Il tempo che trascorre in clinica dà alla sua ricerca clinica un senso di immediatezza umana raro nel mondo accademico.
Tuttavia, per quanto bizzarra o disturbante possa apparire l'idea di programmare il cervello umano, se il vostro è abbastanza rotto, gli argomenti filosofici smettono di fornire soluzioni: semplicemente volete che sia riparato. Questo non è mai stato così vero quanto lo è per chi soffre di depressione. Per coloro che la hanno in forma più grave, la condizione trasforma la naturale paura della morte in qualcosa di simile alla loro unica forma di pace, minando il fondamentale istinto di sopravvivenza. È difficile comprenderlo clinicamente quanto lo è viverlo.
"La depressione... è dove si trova integralmente il substrato cerebrale, ma dove la mente non riesce a passare, dice Deisseroth. I neuroni sono pronti ad andare ma la mente non li guida correttamente".
Gli antidepressivi sono usati comunemente per curare la depressione, ma sono strumenti incredibilmente rozzi. Al contrario dell'ingegneria di precisione, questi farmaci sono l'equivalente del tentativo di costruire un ponte ammucchiando un gran numero di sassi. Essi vanno ovunque nel corpo ed interagiscono con qualsiasi cosa. Al fine di superare la barriera emato-encefalica, gli psicofarmaci spesso devono essere prescritti in concentrazioni molto più elevate nel sangue, causando spesso effetti collaterali spiacevoli e pericolosi. Quando un farmaco arriva al cervello, i suoi effetti si fanno sentire in tutte le parti del cervello, comprese le nostre facoltà mentali, i nostri sensi, anche come ci muoviamo - non solo nelle piccole parti rotte.
Questi problemi limitano gravemente ciò che i farmaci sono sempre passibili di realizzare, nonostante le speranze dell'industria farmaceutica. Peggio ancora, recenti studi hanno dimostrato con prove determinanti che gli antidepressivi , probabilmente, nemmeno funzionano per la maggior parte del tempo. Che i nostri farmaci sembrino molto avanzati e specializzati è solo in confronto alle storie dell'orrore della torazina rimescolata e al film Qualcuno volò sul nido del cuculo.
Non solo, gli effetti collaterali dei farmaci sono così strani ed incoerenti da indicare che i nostri corpi sono molto più individuali di quanto la medicina sia attrezzata per gestire, e la nostra mente molto più complicata.
Deisseroth è schietto. "Non solo non abbiamo un modello del modo in cui il nostro cervello esegue compiti complessi, non riusciamo nemmeno ad immaginarne uno".
Metaforicamente, l'approccio neuroingegneristico porta lo studio del cervello nell'Era dell'Illuminazione. Isolando, poi testando e cambiando parti singole del sistema neurale possiamo, per la prima volta, capire davvero quello che tali componenti fanno. Infine possiamo migliorare la funzionalità di un individuo lasciando intatto il resto del sistema. È la stessa transizione che ci permette di spostarci dall'Alchimia alla fisica atomica. Boyden cerca di rendere il suo interruttore ottico sufficientemente preciso da accendere un singolo neurone, l'unità atomica della mente.
Questo è ciò che rende così sconcertanti le possibilità della neuroingegneria. I suoi pionieri stanno portando la scienza e la tecnologia in un sistema sostanzialmente immutato da quando siamo scesi dagli alberi.

link articolo originale: http://www.wired.com/science/discoveries/news/2009/03/neuroengineering1?currentPage=1

venerdì 27 maggio 2011

Gli scienziati dicono che l'atmosfera sopra l'epicentro del terremoto giapponese si scaldò 'rapidamente' giorni prima del disastro

Leggete l'articolo A warning sign? Atmosphere above epicentre of deadly Japan earthquake heated up 'rapidly' in days before disaster, comparso sul Daily Mail il 20 maggio scorso (sotto tradotto), che parla di uno studio che ha scoperto il riscaldamento della ionosfera proprio sopra l'epicentro del terremoto giapponese, spiegato dagli studiosi come dovuto al gas radon fuoriuscito dalla crosta terrestre (spiegazione meramente ipotetica); la prima cosa che mi è venuta in mente è una frase che lessi parecchio tempo fa a proposito di certi libri di storia: metti una bella foto reale e condiscila con una sonora menzogna nella didascalia.
Sembra infatti che per occultare meglio le malefatte dell'elite la cosa migliore sia presentarle in bella evidenza agli occhi di tutti, compreso belle foto (satellitari in questo caso), ma corredarle di spiegazioni fuorvianti.
L'articolo dice che:
'I nostri primi risultati mostrano che l'8 marzo è stato osservato dai dati satellitari un rapido aumento della radiazione infrarossa emessa', ha detto Dimitar Ouzounov presso il Goddard Space Flight Center della NASA in Maryland, uno degli scienziati che ha studiato i risultati.
Adesso ritorniamo ai dati di HAARP pubblicati su questo blog qualche giorno fa:
Se visitate il sito ufficiale di HAARP potete vedere autonomamente questo corso degli eventi. La trasmissione è iniziata l’8 Marzo 2011 appena prima di mezzanotte, come potete vedere sulla pagina del sito dell’HAARP – (iniziando dall’8 Marzo). Cliccate sul link Next Day per vedere che la frequenza induttrice di terremoti di 2.5 Hz ULF è stata trasmessa per le intere giornate del 9 e del 10 Marzo 2011.
Il grafico HAARP dell'8 marzo

Nulla di strano? Una banale coincidenza? E' tutta colpa del gas radon?
Ricordate che l'effetto principale di HAARP è proprio il riscaldamento della ionosfera.


Un segnale di avvertimento? L'atmosfera sopra l'epicentro del mortale terremoto si scaldò 'rapidamente' giorni prima del disastro



di
John Mcdonnell
20 maggio 2011
traduzione: http://nwo-truthresearch.blogspot.com/

 


Gli scienziati sperano che un giorno saranno in grado di prevedere i terremoti utilizzando i dati di ionizzazione dell'aria.

Uno studio ha dimostrato che l'atmosfera direttamente sopra la zona la zona della faglia che ha prodotto il recente devastante terremoto in Giappone risultava riscaldata in modo significativo nei giorni prima del disastro.

Prima del terremoto dell'11 marzo, il contenuto totale elettronico in una porzione dell'alta atmosfera, detta ionosfera, è cresciuto enormemente sopra l'epicentro del terremoto, raggiungendo un massimo tre giorni prima del terremoto.
Si ritiene che nei giorni prima del terremoto le sollecitazioni sulle faglie geologiche nella crosta terrestre furono la causa del rilascio di grandi quantità di gas radon.

Le immagini satellitari mostrano le variazioni del calore dell'atmosfera sopra l'epicentro del terremoto dell'11 marzo e il 12 marzo. Il contenuto totale di elettroni nella ionosfera è aumentato drammaticamente prima del terremoto.

Questo gas radioattivo ionizza l'aria, dandogli una carica, e poiché l'acqua è polare, è attratta dalle particelle cariche dell'aria.
Questo porta poi porta alla condensazione delle molecole d'acqua nell'aria (trasformandosi in liquido) - un processo che libera calore.
E' stato questo eccesso di calore che fu osservato sotto forma di radiazione infrarossa nelle registrazioni prese tre giorni prima del mortale terremoto di magnitudo 9.
'I nostri primi risultati mostrano che l'8 marzo è stato osservato dai dati satellitari un rapido aumento della radiazione infrarossa emessa', ha detto Dimitar Ouzounov presso il Goddard Space Flight Center della NASA in Maryland, uno degli scienziati che ha studiato i risultati.
Siccome il Giappone è un noto punto caldo di terremoti, gli scienziati avevano posizionato una li una stazione di monitoraggio atmosferico, usando satelliti per misurare lo stato dell'atmosfera prima di un terremoto.


Una massiccia onda di tsunami, provocata dal terremoto sottomarino dell'11 marzo, al largo della costa del Giappone, si scaglia sulla strada di Miyako City, nel nord-est del Giappone. Un 'rapido aumento' della radiazione infrarossa è stato notato nell'atmosfera prima del terremoto.
 

Un uomo cammina accanto alla zona del porto distrutto dal terremoto e dallo tsunami nella città di Kessenuma, nella prefettura di Miyagi, il 28 marzo. Si spera che gli studi sul clima saranno un giorno in grado di prevedere i terremoti

Il terremoto dell11 marzo è stato il più potente terremoto conosciuto ad aver colpito il Giappone; il terremoto ha colpito sotto il mare al largo delle coste del Giappone. L'epicentro è stato a circa 43 miglia ad est della Penisola Oshika di Tohoku.
Finora sono stati confermati oltre 15.000 decessi e poco più di 10.000 risultano i dispersi.


link articolo originale:
http://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-1388789/Japan-earthquake-Atmosphere-epicentre-heated-rapidly-days-disaster.html

giovedì 26 maggio 2011

La Verità sul Bosco Boemo



Dal 1873 l'élite globale ha tenuto riunioni segrete nella Foresta di Sequoie Antiche della California del Nord. Membri del cosiddetto "Bohemian Club" sono i presidenti Eisenhower, Nixon e Reagan. La famiglia Bush vi mantiene un forte coinvolgimento. Ogni anno al Bohemian Grove, i membri di questo "Club" di soli uomini conducono un rituale occulto in cui essi adorano un Gufo Gigante di pietra, sacrificando un essere umano a quello che chiamano il "Grande Gufo di Boemia". Nel documentario sul Bosco Boemo fatto da Alex Jones sembra tutto organizzato per screditare e contenere le storie su ciò che sta realmente accadendo in questo posto. E' impossibile per qualsiasi persona entrare in questo luogo senza autorizzazione. Nessun giornalista è stato in grado di ottenerla. Solo l'agente della CIA Alex Jones. Il Boschetto Boemo è un luogo importante per gli Illuminati. Con la tecnologia di cui dispongono sembra improbabile che qualcuno possa entrare tranquillamente in quel luogo. E' ovvio che a Jones è stato permesso di filmare, altrimenti lo avrebbero arrestato immediatamente. Il documentario di Alex Jones sul Bohemian Grove non dice assolutamente nulla. Simpatici filmati inutili. Vediamo le immagini di un finto sacrificio umano. Alex cerca di convincerci che ci sono solo finti sacrifici umani. In conclusione, dalla sua analisi si evincerebbe che li non sta accadendo nulla di fondamentalmente sbagliato; solo alcune persone potenti che fanno alcuni rituali strani, ma innocenti. Egli non parla, ad esempio, ne degli schiavi sessuali che qui sono al servizio dei potenti, ne del coinvolgimento dei Gesuiti e del Vaticano, che avevano stabilito nel Bosco una delle loro roccaforti.


Spirituallysmart
12 Giugno 2010
traduzione: http://nwo-truthresearch.blogspot.com


Non sono felice della rinascita dei Gesuiti [Pio VII, il 7 agosto 1814 ridiede vita alla Compagnia con la bolla Sollicitudo omnium Ecclesiarum, ndr]. Sciami di essi si presenteranno sotto molteplici travestimenti, mai prima indossati anche da un singolo capo dei Boemi, come tipografi, scrittori, editori, insegnanti, ecc. Se mai un'associazione di persone ha meritato la dannazione eterna, su questa terra e all'inferno, questa è la società di Loyola [I Gesuiti]” (John Adams, 1816). - Edmund Paris, The Vatican against Europe, traduzione di A. Robson, Londra, 1961, pag. 75.

Alex Jones praticamente ha tradito la storia del Bosco Boemo, e cita l'enorme statua del gufo in esso presente, ma non menziona la statua di San Giovanni Nepomuceno (fonte in italiano), che è il patrono ufficiale del Bosco Boemo.


Una grande statua lignea di San Giovanni in abito talare, con il dito indice sulle labbra, si trova sulle rive del lago del Bosco, a simbolo della segretezza mantenuta dai frequentatori del Bosco nel corso della sua lunga storia” ~ Fonte (in inglese)


Il santo patrono del Club è Giovanni Nepomuceno, che, secondo la leggenda, morì per mano di un sovrano boemo, piuttosto che rivelare i segreti confessionali della regina. Una grande statua lignea di San Giovanni in abito talare, con il dito indice sulle labbra, si trova sulle rive del lago del Bosco, a simbolo della segretezza mantenuta dai frequentatori del Bosco nel corso della sua lunga storia.

http://en.wikipedia.org/wiki/Bohemian_Grove


Leggete su Wikipedia l’intera voce che riguarda questo Santo al link soprastante, è molto importante.
Ecco il link al video di un servizio giornalistico del 1981 che menziona San Giovanni Nepomuceno.
Per tutto il 1700, i cattolici furono vittime della discriminazione religiosa sulla Riva Orientale - Celebrare la Messa fu dichiarato reato, ai cattolici venne impedito l’accesso ai pubblici uffici, ed essi non ebbero il permesso di possedere scuole che impartissero l'istruzione cattolica.
Le cerimonie private furono tuttavia autorizzate, il che portò alla preminenza della Old Bohemia di una vasta piantagione gesuita in Cecil County, nel Maryland. La Chiesa di San Francesco Saverio nella piantagione, adesso una delle più antiche istituzioni permanenti cattoliche in America, divenne centro di culto per i cattolici nella Delmarva settentrionale, e la base delle operazioni di ministero per l'intera penisola. ~ Fonte
La Legge Anti-Papismo del 1704, avviata dal nuovo governatore del Maryland, John Seymour, minacciò il carcere per i sacerdoti cattolici che avessero celebrato la messa. Tuttavia, la regina Anna,  quando le fu presentata una petizione da importanti proprietari terrieri cattolici, intervenne con un atto che accordava ai Cattolici il diritto al culto privato. I Gesuiti furono obbligati a tenersi alla larga dal seggio del governo nella Contea di St. Mary, e fondarono la prima Chiesa Cattolica permanente alla fonte del fiume Boemia a Cecil County, adiacente al confine con il Delaware. Il censimento attuato nel 1708 dal Governatore Seymour rivelò che c’erano oltre 500 famiglie cattoliche sparse sulla Costa Orientale del Maryland e lungo la costa del Delaware. Il Reverendo Thomas Mansell e altri Gesuiti avrebbero effettuato, dalla “Old Bohemia”, a cavallo, visite periodiche a questi Cattolici nella Contea del Kent e a Dover. I registri dei sacramenti della Chiesa di San Giovanni di Willing Alley, Philadelphia, indicano che i cattolici della Contea del Kent che spedivano merci a Philadelphia via mare, avrebbero beneficiato di 'messe e sacramenti periodici'.


Nel 1745, i Gesuiti fondarono una scuola maschile presso la Old Bohemia, che venne frequentata da Charles Carroll, il quale firmò la Dichiarazione di Indipendenza, e da suo cugino, John Carroll, il primo Vescovo Cattolico d’America. I registri delle iscrizioni indicano anche che i cugini Matthew Lowber, Manassey Cain e Peter Lowber della Contea del Kent frequentarono la scuola. Si hanno prove scritte anche del fatto che Fr. Gailbrande abbia amministrato regolarmente i sacramenti a queste stesse famiglie. 



La Old Bohemia, la chiesa madre di quella che ora è la Diocesi di Wilmington, è stata restaurata, in quanto sito storico, da una organizzazione aconfessionale, la Old Bohemia Historical Society. 

George Villiger, S.J. (dell' Old Bohemia)


Padre George Villiger nacque il 14 Settembre 1808 nel Cantone di Argovia, in Svizzera. Da Padre Edward I. Devitt, S. j. ci viene detto che egli aveva una costituzione decisamente robusta. Si dice che spesso percorresse a piedi tutta la strada dalla Old Bohemia alla Stazione di Lambson – una distanza di 13 miglia. Non ebbe assistenti nei suoi 22 anni alla Old Bohemia (Ottobre 1856 – Novembre 1878) e a quanto pare non ne volle. Preferì fare tutto il lavoro da solo, fu infaticabile e con le sue zelanti opere fece molto per il progresso della religione e il miglioramento della Chiesa.


Mentre si trovava alla Old Bohemia, Padre Villiger apportò alcune aggiunte. Egli pose la lastra di marmo, con la sua appropriata iscrizione, sopra l'ingresso alla chiesa di San Francesco Saverio; aggiunse un vestibolo e una torre, e procurò la campana dal dolce suono che si può sentire a miglia di distanza quando proclama l'Angelus.



Quella che sembra essere una sorta di Messa Cattolica, celebrata al Bosco Boemo (cliccate sulla fotografia per ingrandirla).


Un’altra cosa strana a proposito di Alex Jones e del Bosco Boemo è che egli dice che essi stavano adorando il Moloch o Molech. Non è vero. Molech non rassomiglia affatto ad un gufo. La sola cosa che riesco a trovare associata a un Gufo è Lilith. È ridicolo, ma poi su prisonplanet.com mostrano fotografie autentiche e immagini di Molech, ma dicono “Altre Immagini di Molech”. Anche qui fanno del loro meglio per spiegare l’associazione Molech-Gufo, ma sono tutte, e userò l’espressione impiegata da Alex Jones, "SCIOCCHEZZE"!!


Altre Immagini del Bosco Boemo:

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Reagan e Nixon
Eisenhower













Nella loro città c’era un’immagine bronzea di Moloch che stendeva le braccia, con i palmi verso l’alto e rivolte verso la terra, così che ogni bambino posato là rotolasse e cadesse in una sorta di fossa spalancata piena di fuoco.



Altre raffigurazioni di Moloch:


(altre forme del nome: Molech, Malcolm, Milcom, Molekh, o Molek)






A questo link trovate 349 immagini inedite del Bohemian Grove, mente qui sotto trovate un articolo sul Bohemian Club tratto dal sito Peace Reporter:

 
16/08/2006


Nelle foreste della California, l'élite Usa celebra sacrifici a un gufo gigante di pietra
Il rito sacrificale del Grande GufoCosa ci fanno George Bush, Dick Cheney, Tony Blair, Bill Clinton, Colin Powell, Donald Rumsfeld, Karl Rove, Henry Kissinger, David Rockfeller, generali, grandi banchieri, presidenti di compagnie petrolifere e multinazionali, uomini di scienza e di cultura, nel cuore della notte, seduti sulle rive di un laghetto in una foresta nel nord della California, davanti a un gufo gigante di pietra ai piedi del quale un feticcio umano viene cremato in un rito sacrificale officiato da sacerdoti che indossano mantelli da druidi?
 
Luglio 1991: parla il cancelliere tedesco Helmut SchmidtUna tradizione iniziata nel 1899. Si trovano all'incontro estivo annuale del Bohemian Grove: il più antico ed elitario campeggio del pianeta, quest'anno alla 107esima edizione. Dal 1899, ogni seconda metà di luglio, i membri dell’antico Bohemian Club (Bc) – di cui hanno fatto parte tutti i presidenti degli Stati Uniti – si ritrovano per due settimane nei boschi di Monte Rio, nella contea californiana di Sonoma, 120 chilometri a nord di San Francisco. Il boschetto boemo (questo significa Bohemian Grove) è in realtà una foresta di altissimi abeti rossi secolari che ricopre oltre mille ettari, tutti di proprietà del club.

Al centro si trova il laghetto sulle cui sponde si svolge la cerimonia sacrificale notturna in onore del Grande Gufo e le adunanze in occasione dei “Discorsi sulla riva del lago”, in cui si parla di religione, filosofia, scienza, economia e politica . Quest’anno, l'intervento più seguito pare sia stato quello tenuto da Colin Powell.

Tutto intorno, nella foresta, sono sparsi una ventina di lussuosi “accampamenti” in cui sono sistemati gli illustri ospiti.


Luglio 1967: Reagan e Nixon al Bohemian GroveDecisioni segrete, tra strani riti e sesso. Attorno alla proprietà, centinaia di poliziotti tengono lontani i curiosi e i contestatori del Bohemian Grove Action Network che da 25 anni manifestano contro questo evento. Un evento che, secondo loro, serve per prendere in segreto decisioni politiche che poi condizionano il destino del mondo. Quest’anno pare si sia parlato molto di Iraq e Medio Oriente. E’ assodato che nell’estate del 1942 fu deciso qui l’avvio del “Progetto Manhattan” per la costruzione della bomba atomica. Ma gli oppositori al Bohemian Grove sostengono che questo evento, apparentemente bucolico, sia accompagnato da inquietanti rituali a sfondo satanico e sessuale. Altri, più prosaicamente, sostengono che gli ospiti del “campeggio” – solo uomini – abbiano a loro disposizione prostitute di alto bordo fatte arrivare appositamente sul posto.

Comunque stiano le cose, è già abbastanza inquietante il fatto che coloro i quali dovrebbero decidere le sorti del mondo, in un periodo di guerre e crisi internazionali, si diverta a celebrare riti sacrificali a gufi di pietra e a giocare alle giovani marmotte.  

martedì 24 maggio 2011

TARGET: AMERICA

Capitolo 1 del libro THE SECRET TERRORISTS
di Bill Hughes
traduzione: http://nwo-truthresearch.blogspot.com/



Gli Stati Uniti dovranno presto affrontare il più mortale nemico che abbiano mai affrontato.
Questo nemico non è solo un esercito nemico ordinario, ma ha l'organizzazione e le capacità di spionaggio di massa e di operazioni clandestine all'interno degli Stati Uniti. Esso utilizza una facciata che è praticamente perfetta per nascondere le sue operazioni. In realtà, proprio ora, sta segretamente lavorando per minare i principi che hanno reso questo paese la più grande nazione del mondo. Questo nemico è infiltrato ai più alti livelli e dipartimenti del governo USA, e rappresenta un estremo pericolo per l'America. Cerchiamo di guardare un po di storia e capire i metodi che questo nemico ha utilizzato in passato e come sta lavorando segretamente oggi.
L'Europa era finalmente a riposo. Le guerre napoleoniche erano ormai finite, essendo durate quasi 20 anni. L'astuto e brillante Napoleone si era diffuso in Europa con il sangue dei suoi figli più nobili. Finalmente ci fu pace. In seguito, i sovrani europei convocarono un Concilio generale a Vienna, in Austria, nel 1814. Questo Concilio divenne noto come il Congresso di Vienna. Il Congresso continuò i lavori per un anno, terminando nel 1815.


Il Congresso di Vienna
Il Congresso di Vienna fu una cospirazione nera contro i governi popolari, dove le "alte parti contraenti" annunciarono ai loro vicini che avevano formato una "santa alleanza". Questo era un mantello in cui si mascherarono per ingannare il popolo. Il particolare lavoro del Congresso di Verona, il suo sviluppo, fu la RATIFICA dell'Articolo Sei del Congresso di Vienna, che in breve fu una promessa di prevenire o distruggere i governi popolari ovunque si trovassero, e ristabilire la monarchia dove questa era stata accantonata.
Per far ciò, le "alte parti contraenti" di questo accordo, che furono Russia, Prussia, [Germania], Austria e il Papa Pio VII, re dello Stato Pontificio, stipularono un trattato segreto.— Burke McCarty, The Suppressed Truth About the Assassination of Abraham Lincoln, Arya Varta Publishing, 1924, p. 7.
Secondo McCarty, il Congresso di Vienna diede forma alla Santa Alleanza, il cui obiettivo primario era la distruzione di tutti i governi popolari. I governi popolari sono quelli in cui il governo permette ai suoi sudditi di godere di alcuni diritti inalienabili. Riuscite a pensare a qualsiasi governo popolare che si era istituito nel mondo garantendo ai propri cittadini diritti inalienabili circa intorno all'anno 1815?
Il Senatore Robert L. Owen pose agli atti del Congresso del 25 aprile 1916 la seguente dichiarazione, che mostra chiaramente che egli pensava che l'obiettivo primario della "Santa Alleanza" erano gli Stati Uniti:

La Santa Alleanza, dopo aver distrutto i governi popolari in Spagna e in Italia, aveva posto i piani anche per distruggere il governo popolare nelle colonie americane che si erano ribellate a Spagna e Portogallo in Centro e Sud America sotto l'influenza dell'esempio di successo degli Stati Uniti.
Fu a causa di questa cospirazione contro le Repubbliche Americane da parte delle Monarchie Europee, che il grande statista inglese Canning richiamò l'attenzione del nostro governo verso essa.— Ibid. pp. 9, 10. (enfasi aggiunta).
Il Senatore Owen capì dal Congresso di Vienna che le monarchie unite dell'Europa avrebbero cercato di distruggere la grande repubblica americana e la sua libertà conquistata col sangue.
Il Senatore Owen non era l'unico che sapeva di questo complotto contro la libertà e la Costituzione americana. Nel 1894, RW Thompson, il Segretario Americano della Marina, scrisse:


 I sovrani della "Santa Alleanza" avevano ammassato grandi eserciti, e ben presto giurarono di consacrarsi alla soppressione di tutte le rivolte del popolo a favore del libero governo, e lui [il Papa Pio VII] volle destinare i Gesuiti, sostenuti da suo potere pontificio, al raggiungimento di tale fine. Egli sapeva quanto fedelmente si sarebbero applicati a tale lavoro, e quindi li consigliò, nel suo decreto di restaurazione, a rispettare rigorosamente i "gli utili avvisi e i salutari consigli" per mezzo dei quali Loyola aveva fatto l'assoluzione la pietra angolare della società. — R.W. Thompson, The Footprints of the Jesuits, Hunt and Eaton, 1894, p. 251.
Thompson aveva individuato esattamente chi sarebbero stati gli agenti usati dai monarchi d'Europa per distruggere la repubblica Americana, vale a dire, i Gesuiti di Roma! Dal 1815 c'è stato un assalto continuo all'America da parte dei Gesuiti, per cercare di distruggere i diritti costituzionali di questa grande nazione. Anche Il famoso inventore del codice Morse, Samuel B. Morse, scrisse  di questo sinistro complotto contro gli Stati Uniti:

L'autore si impegna a mostrare che è ormai in piena azione una cospirazione contro la libertà di questa Repubblica, sotto la direzione dello scaltro Principe Metternich d'Austria, che, conoscendo l'impossibilità di cancellare attraverso la forza delle armi questo esempio fastidioso di nazione libera e grande, sta tentando di realizzare il suo obiettivo attraverso  l'opera di un esercito di Gesuiti. La schiera dei fatti e degli argomenti che andranno a provare l'esistenza di un tale complotto, stupirà ogni uomo che aprirà il libro con la stessa nostra incredulità.— Samuel B. Morse, Foreign Conspiracy Against the Liberties of the United States, Crocker and Brewster, 1835, Preface.
L'insieme dei libri scritti che espongono dettagliatamente le trame sinistre del Congresso di Vienna e dei Gesuiti contro l'America, sono numerosi. Che questo complotto sia imperversato dal 1815 è un fatto storico. Mostreremo che questa cospirazione oggi è in pieno vigore, e che è la ragione per cui l'America in questo momento stia avendo così tanti problemi e sia così vicina a perdere la sua libertà.
La maggior parte delle persone conoscono molto poco i Gesuiti del Papa. La ragione di questo è che sono una società molto segreta. Per capire ciò che è l'Ordine dei Gesuiti, considerate la seguente citazione:

In tutta la Cristianità, il protestantesimo è stato minacciato da terribili nemici. Ai primi trionfi della passata Riforma, Roma convocò nuove forze, nella speranza di compiere la sua distruzione. In questo momento venne creato l'Ordine dei Gesuiti, il più crudele, privo di scrupoli e potente di tutti i combattenti papisti. Tagliato fuori dai vincoli terreni e dagli interessi umani, morto alle pretese di naturale affetto, messe del tutto a tacere la ragione e la coscienza, non conoscevano nessuna regola, nessun legame, se non quello del loro ordine, e nessun dovere se non quello di estendere il loro potere. Il vangelo di Cristo aveva consentito ai suoi seguaci di andare incontro al pericolo e sopportare sofferenze, rimanere impavidi al gelo, alla fame, alla fatica e alla povertà, al fine di difendere il vessillo della verità di fronte alla tortura, alla prigione e al rogo. Per combattere queste forze il Gesuitismo ispirò i suoi seguaci con un fanatismo che permise loro di sopportare questi pericoli, e opporre quindi al potere della verità tutte le armi dell'inganno. Non c'era crimine troppo grande che potessero commettere, nessun inganno troppo basso per la loro pratica, nessuna maschera troppo difficile per loro da assumere. Il voto alla perpetua povertà e umiltà era il loro obiettivo studiato per garantirgli ricchezza e potere, da destinare al rovesciamento del protestantesimo, e al ristabilimento della supremazia papale.
Quando apparivano come membri del loro ordine, essi indossavano una veste di santità, visitando prigioni e ospedali, officiando malati e poveri, professando di  aver rinunciato al mondo, e portando il nome sacro di Gesù, passando per coloro che fanno del bene. Ma sotto questa esteriorità irreprensibile spesso erano nascosti gli scopi più criminali e mortali. Fu fondamentale principio dell'ordinamento quello che il fine giustifica i mezzi. Con questo codice, la menzogna, il furto, lo spergiuro, l'assassinio, erano non solo lodevoli, ma perdonabili, quando servivano gli interessi della Chiesa. Sotto vari travestimenti, i Gesuiti si fecero strada negli uffici dello Stato, arrampicandosi in alto per essere i consiglieri del re e per plasmare la politica delle nazioni. Essi divennero servi per agire come spie dei loro padroni. Stabilirono college per figli di principi e nobili e scuole per la gente comune, ed i figli dei genitori protestanti furono coinvolti dei riti papisti.
Tutto lo sfarzo esteriore e l'esibizione del culto Romano sarebbe stato esercitato per confondere la mente e abbagliare e sedurre l'immaginazione; e quindi la libertà per cui i padri avevano faticato e versato sangue fu tradita dai figli. I Gesuiti si diffusero rapidamente in Europa e ovunque andassero ci fu un revival del papismo. — E. G. White, The Great Controversy, pp. 234, 235, Pacific Press Publishing Assn., 1911.
I Gesuiti funzionano come una polizia segreta mondiale del Papato. Sono molto riservati e fanno di tutto per mantenere segrete le loro operazioni. Non raccontano a nessuno di essere Gesuiti. In tutti gli aspetti esteriori appaiono come persone normali.
Verrà citato un ultimo autore:

Sono i Gesuiti. Questa società di uomini, dopo aver esercitato la tirannia per più di duecento anni, diventò così terribile per il mondo, minacciando l'intera sovversione di ogni ordine sociale, che anche il Papa, a cui i soggetti erano devoti, e dovevano essergli, per via della consacrazione della loro società, fu costretto a scioglierli. [Papa Clemente soppresse l'Ordine dei Gesuiti nel 1773.]
Non vennero soppressi, comunque, che per 50 anni; prima che declinasse l'influenza del Papato e del Dispotismo, era richiesto loro un lavoro utile, quello di resistere alla luce della libertà democratica, e il Papa [Pio VII], in contemporanea con la formazione della Santa Alleanza [1815], fece rivivere l'Ordine dei Gesuiti in tutto il loro potere...
E gli americani hanno bisogno di sentirsi dire ciò che sono i Gesuiti? ...Sono una società segreta, una sorta di ordine massonico, con caratteristiche super addizionate di odiosità rivoltante, e mille volte più pericolosi. Essi non sono solamente sacerdoti, o di un unico credo religioso; sono commercianti, avvocati, editori e uomini di ogni professione; non hanno nessun cartellino esterno con il quale farsi riconoscere; essi sono approssimativamente in tutta la vostra società.
Essi possono assumere qualsiasi carattere, quello degli angeli della luce, o quello dei ministri delle tenebre, al fine di realizzare il loro unico grande fine...Sono tutti uomini colti, preparati e giurano di partire in ogni momento, e in ogni direzione, per qualsiasi servizio venga comandato dal generale del loro ordine, non essendo confinati a nessuna famiglia, comunità, o paese, legami che invece vincolano gli uomini normali; e sono venduti per la vita alla causa del Pontefice Romano. — J. Wayne Laurens, The Crisis in America: or the Enemies of America Unmasked, G. D. Miller, 1855, pp. 265-267.
Ignazio di Loyola fondò l'ordine dei Gesuiti nel 1540. La sua posizione nella Chiesa Cattolica Romana si solidificò durante il Concilio di Trento, che avvenne dal 1546 al 1563. Il Concilio di Trento fu convocato con in mente un unico obiettivo: come fermare la Riforma Protestante. La Riforma ebbe inizio nel 1517 quando Martin Lutero, l'impavido frate tedesco, inchiodò 95 tesi sulla porta della cappella di Wittenburg. Queste tesi contestavano, tra le altre cose, l'odiosa dottrina delle indulgenze insegnata da Roma, la quale dichiarava che un uomo poteva salvare se stesso e le persone care facendo cadere moneti sufficienti nelle casse della Chiesa Cattolica Romana. 
Martin Lutero
I grandi insegnamenti di Lutero che la sola Bibbia è lo standard per tutta la dottrina e la pratica, e che una persona è giustificata davanti a Dio mediante la fede nel solo Gesù Cristo, diffusero emozioni in tutta Europa e inviarono onde d'urto per i corridoi del Vaticano.
Così, il Concilio di Trento fu convocato per contrastare la Riforma e quindi esso è conosciuto come Controriforma, e i Gesuiti divennero gli strumenti principali di Roma per annullare e distruggere ogni traccia di protestantesimo quando trovato.



Il Concilio di Trento
I due più grandi documenti americani, la Dichiarazione di Indipendenza e la Costituzione, sono pieni di dichiarazioni di Protestanti che sono assolutamente intollerabili per i Gesuiti di Roma. Vi sorprende che il Vaticano condanni i documenti di fondazione degli Stati Uniti?

Il Vaticano ha condannato la Dichiarazione di Indipendenza come malvagità e ha detto che la Costituzione degli Stati Uniti è un documento satanico.— Avro Manhattan, The Dollar and the Vatican, Ozark Book Publishers, 1988, p. 26.
Ecco una parte del giuramento dei Gesuiti:

Faccio inoltre promessa e dichiaro che non avrò nessuna opinione o volontà mia o ogni riserva mentale, anche da salma e cadavere, ma obbedirò senza esitazione ad ogni comandamento che potrò ricevere dai miei superiori nella Milizia del Papa...Inoltre io prometto e dichiaro di fare e condurre, qualora si presenti l'opportunità, guerra implacabile, segretamente o apertamente, contro tutti gli eretici, i protestanti e i liberali, come sono istruito a fare, per estirparli e sterminarli dalla faccia della Terra, e che non baderò ad età, sesso e condizione; e che impiccherò, brucerò, devasterò, bollirò, scorticherò, strangolerò e seppellirò vivi questi eretici infami, strapperò gli stomaci e i grembi delle loro donne e schiaccerò la testa dei loro bimbi contro il muro, al fine di annientare per sempre la loro razza esecrabile. Che quando questo non potrà essere fatto apertamente, io segretamente utilizzerò la coppa avvelenata, la corda di strangolamento, l'acciaio del pugnale o la pallottola di piombo, a prescindere dall'onore, dal rango, dalla dignità o dall'autorità della persona o delle persone, qualunque sia la loro condizione di vita, pubblica o privata, perché io in qualsiasi momento posso essere diretto a eseguire ciò da qualsiasi mandatario del Papa o Superiore della Confraternita della Santa Sede, della Compagnia di Gesù. — Edwin A. Sherman, The Engineer Corps of Hell; or Rome’s Sapper’s and Miners, Private Subscription, 1883, pp. 118-124.
Pensare che una persona dovrebbe concordare con simile abominevole giuramento sfida la ragione. Un giuramento più spregevole non si poteva nemmeno immaginare. La parola eretico nella citazione sopra si riferisce a chi non è d'accordo con il Papa.
In una lettera di John Adams per l'allora presidente Thomas Jefferson a proposito dei Gesuiti, si legge:

Non è forse vero che qui abbiamo sciami regolari di loro, sotto molti travestimenti, come solo un re degli zingari può assumere, vestiti come pittori, editori, scrittori e maestri di scuola? Se mai c'è stato un corpo di uomini che meritassero la dannazione eterna sulla terra e all'inferno, questa è la Società di Loyola [Gesuiti].— George Reimer, The New Jesuits, Little, Brown, and Co., 1971, p. 14
Napoleone Bonaparte fece questa dichiarazione:

Napoleone Bonaparte
I Gesuiti sono un'organizzazione militare, non un ordine religioso.  Il loro capo è il generale di un esercito, non il semplice abate di un monastero. E lo scopo di questa organizzazione è il POTERE – potere nel suo esercizio più dispotico – potere assoluto, potere universale, potere di controllare il mondo con la volontà di un solo uomo [il Papa Nero, il Superiore Generale dei Gesuiti]. Il Gesuitismo è il più assoluto dei dispotismi [sic] – e nel contempo il più grande ed enorme degli abusi...
Il generale dei Gesuiti insiste per essere padrone, sovrano, sopra i sovrani. Ovunque i Gesuiti siano ammessi saranno padroni, costi quel che costi. La loro società è per sua natura dittatoriale, e quindi è il nemico inconciliabile di ogni autorità costituita. Ogni atto, ogni crimine, per quanto atroce, è un lavoro meritorio, se commesso nell'interesse della Compagnia di Gesù, o per ordine del generale. — General Montholon, Memorial of the Captivity of Napoleon at St. Helena, pp. 62, 174.
Altra dichiarazione:

 Non c'era travestimento che non potessero assumere e, quindi, non c'era nessun luogo in cui non potessero penetrare. Potrebbero entrare inascoltati nell'armadio del Monarca, o nel Gabinetto dello Statista. Essi potrebbero sedere invisibili alle convocazioni o alle Assemblee Generali, e si mescolerebbero insospettati nelle deliberazioni e nei dibattiti.
Non c'era lingua che non potessero parlare, e nessun credo che non potessero professare, e quindi non vi era nessuna persona tra la quale non potessero soggiornare, e nessuna chiesa i cui membri non potessero entrare e le cui funzioni essi non potessero adempiere. Essi potevano esecrare il Papa insieme ai Luterani, e prestare giuramento alla Lega Solenne con i Covenanter [Nota ed: movimento Scozzese Presbiteriano]".— J. A. Wylie, The History of Protestantism, Vol. II, p. 412. (quoted in Sydney Hunter, Is Alberto for Real?, Chick Publications, page 13.)
Alla luce di queste affermazioni, sorgono diverse domande. Dal momento che i Gesuiti hanno cominciato un assalto diretto all'America nel 1815, e nulla si frappone nella loro via, allora le politiche portate avanti oggi in America sono sotto il controllo di questo despota di Roma? L'assassinio di certi presidenti, come Abramo Lincoln, William McKinley, James Garfield e William Henry Harrison, è ststo ispirato dai Gesuiti? Le atrocità come Waco, Oklahoma City e la distruzione delle torri gemelle di New York City, sono state pianificate dietro le mura del Vaticano? Cosa pensi della nostra preziosa Costituzione e della nostra Carta dei Diritti che hanno subito un inesorabile attacco nei pochi decenni passati? E' questa la finale predazione dei Gesuiti che vogliono annientare le nostre preziose libertà che furono acquisite ad un costo così grande? Nei capitoli seguenti analizzeremo alcune di queste domande che fanno riflettere.
Giacché il Congresso di Vienna non era abbastanza chiaro per quel che riguarda gli obiettivi dei monarchi europei e dell'Ordine dei Gesuiti, furono convocati altri due congressi. Il primo di questi si tenne a Verona nel 1822. In questo congresso fu deciso che l'America sarebbe stata il bersaglio degli emissari dei Gesuiti e che l'America doveva essere distrutta a tutti i costi. Ogni principio Costituzionale doveva essere sciolto e dovevano essere messi in atto nuovi principi gesuitici al fine di esaltare il dominio del papato sull'America.
L'altro incontro si svolse a Chieri, in Italia, nel 1825. Ecco quanto fu li deciso:

Nel 1825, circa undici anni dopo il rilancio della Compagnia di Gesù, si tenne una riunione segreta di leader Gesuiti presso il loro collegio di Chieri, in provincia di Torino, nel nord Italia. A quel raduno furono discussi i piani per il progresso del potere papale, in tutto il mondo, con la destabilizzazione dei governi che si frapponevano in mezzo alla strada e con la frantumazione di ogni opposizione ai programmi e alle ambizioni dei Gesuiti..."Quello che ci proponiamo è l'Impero del Mondo..."
"Dobbiamo far loro [ai grandi uomini della terra] capire che la causa del male, il lievito del male, rimarrà finché esisterà il protestantesimo, che, quindi, il protestantesimo deve essere del tutto abolito...Gli eretici sono i nemici che ci siamo proposti di sterminare..."
"Quindi la Bibbia dice che il serpente che con testa eretta e occhi fiammeggianti ci minaccia con il suo veleno mentre striscia lungo la terra, sarà trasformato in un bastone non appena lo cattureremo". — Hector Macpherson, The Jesuits in History, Ozark Book Publishers, 1997, appendix.
L'obiettivo di Chieri è evidente: distruggere il protestantesimo ad ogni costo, e ripristinare il potere temporale del Papato - IN TUTTO IL MONDO. Mentre guardiano Giovanni Paolo II che attraversa il globo per essere accettato come un "uomo di pace" in tutto il mondo, possiamo vedere come sta dipanandosi il piano dei Gesuiti, istituito presso Chieri.
Questi tre incontri a Vienna, Verona e Chieri, si svolsero sotto il maggior segreto possibile. Tuttavia, un uomo che frequentò i primi due incontri non sarebbe rimasto a tacere. Il ministro degli esteri britannico George Canning contattò il governo degli Stati Uniti per avvertirlo che i monarchi Europei stavano progettando di distruggere le libere istituzioni d'America.

Fu a causa di questa cospirazione contro le Repubbliche americane da parte delle monarchie europee che il grande statista inglese Canning richiamò l'attenzione del nostro governo verso di essa, e quindi i nostri statisti, tra cui Thomas Jefferson, che era ancora in vita in quel momento, che prese parte attiva nel produrre la dichiarazione del presidente Monroe nel suo futuro messaggio annuale al Congresso degli Stati Uniti; la quale, posto che questa coalizione, o ogni potere Europeo, era sempre impegnata a stabilire un qualsiasi controllo di ogni repubblica sopra il continente americano, o di acquisire diritti territoriali, affermava che gli USA avrebbero dovuto considerare ciò un atto di inimicizia e un atto ostile verso il governo degli Stati Uniti.
Questa è la cosiddetta dottrina Monroe. La minaccia, sotto il trattato segreto di Verona, di sopprimere il governo popolare delle repubbliche americane, è la base della dottrina Monroe. Questo trattato segreto espone chiaramente il conflitto tra il governo monarchico e il governo popolare, e tra il governo dei pochi e il governo dei molti. — Burke McCarty, The Suppressed Truth About the Assassination of Abraham Lincoln, page 10.
La dottrina Monroe fu la risposta americana ai Gesuitici Congressi di Vienna e di Verona. L'America lo avrebbe considerato un atto di guerra siccome ogni nazione europea ricercava una espansione coloniale in tutto l'emisfero occidentale. I Gesuiti, segretamente, furono in grado di attaccare e infiltrare l'America, al fine di realizzare esattamente quello dal quale la dottrina Monroe aveva dichiarato di difenderci. Essi furono in grado di farla franca perché agirono sotto la massima segretezza e sotto la facciata della Chiesa. In una lettera al Presidente Monroe, Thomas Jefferson formulò le seguenti osservazioni:

Thomas Jefferson
La questione presentata dalle lettere che mi ha mandato è la più importante che sia mai stata offerta alla mia contemplazione da quella dell'Indipendenza. Questa fece di noi una nazione, questa impostò la nostra bussola e indicò il corso da prendere attraverso l'oceano del tempo aperto su di noi. E mai potremmo imbarcarci in esso in circostanze più promettenti. Il nostro motto primario e fondamentale dovrebbe essere: mai farci intrappolare nella griglia cocente dell'Europa. Quello secondario: mai sopportare l'Europa che si intromette negli affari cis-Atlantici. L'America, del Nord e del Sud, ha una serie di interessi distinti da quelli dell'Europa, e peculiarmente propri. Essa dovrebbe perciò avere un sistema tutto suo, separato e distinto da quello dell'Europa. Mentre quest'ultima sta adoperandosi per diventare il domicilio del dispotismo, il nostro sforzo dovrà sicuramente essere di fare il nostro emisfero quello della libertà...[Dobbiamo] dichiarare la nostra protesta contro le atroci violazioni dei diritti delle nazioni, contro qualsiasi interferenza negli affari interni di un'altra, così come iniziata in modo infame da Bonaparte, ed ora continuata dall'Alleanza, egualmente senza legge, la quale si fa chiamare Santa...
Ci opporremmo, con tutti i nostri mezzi, all'interposizione forzata di qualsiasi altro potere...La questione ora proposta coinvolge conseguenze così durature, ed effetti così decisivi per i nostri futuri destini, tali da riaccendere tutto l'interesse che io finora ho sentito  in queste occasioni, e mi induce ad azzardare opinioni, che riveleranno solo il mio desiderio di contribuire ancora con la mia piccola offerta a tutto ciò che possa essere utile al nostro paese. — Archives, Mount Holyoke College.
Jefferson vide questa come una grande crisi nella giovane storia americana, perchè ai sinistri e scaltri Gesuiti era stato ordinati di distruggere il bersaglio Americano.
La dottrina Monroe contestò qualsiasi avanzare dell'Europa contro l'America. Tuttavia, Monroe non aveva ben capito che i furbi Gesuiti, per ottenere i loro obiettivi, inizialmente non avrebbero usato la forza delle armi. Avrebbero usato l'astuzia, la furbizia e la massima segretezza. Avrebbero fatto appello ai punti più vili degli uomini. Essi avrebbero impiantato i propri agenti in posizione di potere e ricchezza, utilizzando quindi la loro influenza per guadagnare il loro premio più grande - la sovversione e la distruzione di ogni principio protestante, come quello indicato nella Costituzione degli Stati Uniti.