sabato 27 giugno 2015

JPMorgan Chase & Co e i suoi legami con il Vaticano

JPMorgan Chase & Co è una delle BIG FOUR BANKS degli Stati Uniti, insieme a Bank of America, Citigroup e Wells Fargo. Secondo il sito The statistic portal, la JPMorgan risulta essere la prima banca di investimenti al mondo per quota di fatturato:

"Si constata che le entrate della banca JPMorgan costituivano l'8,3% dei ricavi del global investment banking al Maggio 2015"

La JPMorgan è diventata famosa per la truffa dei mutui subprime:
"Il 1º settembre 2011 la procura di New York denuncia per frode Bear Stearns e Emc Mortgage, del gruppo JP Morgan, per la truffa dei mutui subprime. Fannie Mae e Freddie Mac hanno perso più di 30 miliardi nel 2008, quando il mercato immobiliare legato ai mutui subprime è esploso. Le perdite sono state coperte in gran parte dalle tasse dei cittadini americani. [1],[2]. Le perdite della Bear Stearns ammontano a 22,5 miliardi di dollari, hanno provocato la disoccupazione di 7 milioni di persone negli Stati Uniti d'America e una Grande recessione dal 2008 è imperversata in tutti i paesi civili d'Europa e del mondo, escluso la Cina e l'India[3].
Il 19 novembre 2013, la banca J.P. Morgan patteggia un risarcimento di 13 miliardi di dollari per la truffa dei mutui subprime[4]"
fonte: wikipedia
Da un articolo sul Fatto Quotidiano dal titolo Crisi finanziaria, Jp Morgan conosceva i rischi dei derivati sui mutui subprime leggiamo:
"Pur consapevole dei rischi legati al forte tasso di insolvenza dei mutui, la banca d’affari Usa JP Morgan e le sue controllate Washington Mutual e Bear Stearns (acquisite nel 2008 a crisi già in corso) avrebbero più volte occultato i dati delle loro analisi interne. Con l’obiettivo di mascherare le perdite sul fronte immobiliare, le banche avrebbero quindi costituito complessi prodotti finanziari derivati per impacchettare i crediti insolventi e cederli sul mercato. Lo riferisce il New York Times citando i contenuti delle mail depositate in tribunale a seguito della denuncia presentata lo scorso anno dalla banca franco-belga Dexia. Il controvalore dei prodotti tossici acquistati da quest’ultima si aggirerebbe sugli 1,6 miliardi di dollari."

Il presidente e amministratore delegato di JPMorgan Chase & Co è Jamie Dimon. Il suo profilo wikipedia ci dice che è di origine greca e la sua religione è quella greco ortodossa, quella religione scismatica che si distaccò dal cattolicesimo nel 1054. Allo stato attuale l'unione ecumenica della Chiesa greco-ortodossa con quella cattolica romana non è certo esente da difficoltà; però l'unione "ecumenica" della JPMorgan con la Banca del Vaticano sembra essere stata molto più facile, tanto che, nel 2009, la filiale di Milano di JPMorgan,  emanazione del gruppo bancario americano, aprì il conto 1365 intestato allo Ior; un conto che, in seguito ai soliti scandali, fu chiuso nel 2012:
 "ROMA - C’era un conto corrente particolare presso la banca Jp Morgan di Milano. Era il numero 1365, intestato allo Ior. In poco più di diciotto mesi, da quando era stato aperto, cioè dal 2009, su quella linea di credito è transitato più di un miliardo di euro. Un pozzo di San Patrizio per qualsiasi banca, dunque. Che però Jp Morgan ha deciso di chiudere alla vigilia della defenestrazione di Ettore Gotti Tedeschi, proprio quando la Procura di Roma aveva cominciato a farsi pressante per sapere cosa avveniva in quella filiale milanese. Fino a pochi mesi fa non c’era mai riuscita, perché le richieste in Vaticano (triangolate attraverso l’Unità di Informazione della Banca d’Italia) erano state respinte al mittente. Da due tre giorni, invece, cioè da quando Ettore Gotti Tedeschi è stato sentito dai pm romani e napoletani, molti degli interrogativi sulla Jp Morgan potrebbero aver ricevuto risposta."

fonte: Il Messaggero
Lo Ior aveva aperto anche un conto nella filiale JPMorgan di Francoforte:

"Roma - Dopo la chiusura di quello aperto a Milano, considerato ormai troppo "a rischio" di subire controlli antiriciclaggio, anche il conto acceso dallo Ior presso la filiale di Francoforte della JP Morgan è finito nel mirino della Procura di Roma.
La decisione dello Ior di spostare la propria attività bancaria in Germania sembra però essere stata vincente: le autorità giudiziarie tedesche hanno sinora negato la loro collaborazione a quelle italiane."
fonte: Wall Street Italia

"Lo Ior sta ripulendo la sua clientela intimando a 1250 correntisti di lasciare la banca vaticana con una lettera di recesso unilaterale. Il vento di pulizia di Papa Bergoglio però si ferma alle mura leonine. Il Vaticano non ha intenzione di comunicare alle Dogane italiane i nomi degli ex correntisti che escono da Porta Sant’Anna con una valigia piena di banconote né hanno intenzione di comunicare dove finiscono i bonifici all’estero del saldo. Così i flussi in partenza dal conto Ior alla Jp Morgan di Francoforte (dove Ior ha trasferito la tesoreria da qualche anno) a un ipotetico paradiso fiscale, restano invisibili ai radar di Uif e Procura. Mentre i giornali strombazzano il nuovo corso dello Ior, il Vaticano pone una pietra tombale sui depositi accumulati nei decenni passati Oltretevere a un anno dall’elezione di Papa Francesco, e probabilmente all’insaputa del Pontefice.
[...]
Purtroppo per le autorità italiane da qualche anno i soldi dello Ior non sono fisicamente nelle banche italiane ma presso la filiale di Francoforte della Jp Morgan. Se i conti ‘calderone’ della tesoreria Ior, all’interno dei quale sono confusi i sottoconti riferibili ai singoli correntisti dello Ior, fossero ancora accesi all’Unicredit, il fisco italiano potrebbe entrare in partita. Se, per ipotesi, dal suo conto Ior un evasore italiano trasferisse milioni di euro in Svizzera, il direttore dell’agenzia Unicredit segnalerebbe l’operazione sospetta all’Uif. In Germania non è detto che avvenga. La sensazione è che i buoi siano già usciti nel 2011-2012."
fonte: Il Fatto Quotidiano del 14 marzo 2014

Dimon è un membro del CFR controllato dai gesuiti. Dimon si è dimostrato anche molto gentile nei confronti della Chiesa Cattolica Americana; infatti, dalla newsletter dell'inverno 2008 dell'Inner-City Scholarship Fund, Archdiocese of New York, leggiamo che:


Jamie Dimon, presidente e amministratore delegato di J.P. Morgan Chase & Co., è stato premiato, lo scorso 3 dicembre, alla 31esima Cena Premio Annuale dell'ICSF tenutasi al Waldorf Astoria. L'evento è stato un successo senza precedenti che ha raccolto quasi 2 milioni di dollari in supporto agli studenti che frequentano le 107 scuole locali supportate dall'Inner-City Scholarship Fund.
Come possiamo anche leggere dal loro sito ufficiale, l'Inner-City Scholarship Fund è "un fondo che fornisce, alle famiglie con dimostrate esigenze finanziarie, l'opportunità di dare ai loro bambini un'istruzione Cattolica primaria e secondaria di qualità all'interno dell'Arcidiocesi di New York." Ma continuiamo con l'articolo:
Il Waldorf Astoria Hotel, che è stato decorato in rosso, verde e oro per le festività natalizie, aveva organizzato una festa per la serata speciale. Accolti da Christmas Carolers della Cardinal Spellman High School, i partecipanti sono entrati nella sala da ballo accolti dai suoni della Mother Cabrini High School Drum Core and Color Guard.
[...]
L'amministratore fiduciario dell'ICSF Peter T. Grauer, presidente del consiglio di amministrazione e capo di Bloomberg LP, James B. Lee Jr., vice presidente di J.P. Morgan Chase & Co., e Martin J. Sullivan, presidente e amministratore delegato di American International Group Inc., hanno espresso il loro impegno con il programma ICSF nella comunità. James Lee è stato anche il maestro di cerimonie. A conclusione della serata, il signor Dimon è stato premiato per i suoi contributi eccezionali ai progetti del fondo. Sua Eminenza il Cardinale Edward Egan ha ringraziato i presenti e ha espresso il sincero apprezzamento dell'Arcidiocesi di New York per la partecipazione e il contributo degli amici dell'ICSF a una delle cause benefiche più meritevoli di Manhattan, Bronx e Staten Island.

James B. Lee Jr., quello che fu il vice presidente di J.P. Morgan Chase & Co., morto recentemente (il 17 giugno 2015), si era diplomato al Canterbury School, un college cattolico nel Connecticut. Dopo la scomparsa di Jimmy Lee, Jamie Dimon ha fatto la seguente dichiarazione:


"Jimmy era un grande amico, un leader e un mentore, per me e per tanti altri. Come Vice Presidente della nostra compagnia ed ex capo della nostra Investment Bank, Jimmy ha dato un contributo indelebile e prezioso alla nostra azienda, alle nostre persone, ai nostri clienti e alla nostra industria nei suoi quasi 40 anni di servizio dedicato e disinteressato. Jimmy era un maestro del suo mestiere, ma era molto di più - era una forza incomparabile della natura."
In un articolo del New York Times del 22 giugno 2015 potete anche leggere del suo funerale cattolico:


"James B. Lee Jr., una figura torreggiante a Wall Street, è stato ricordato al suo funerale di Lunedì come un padre, un amico e un banchiere di investimento posseduto da un'energia illimitata, con infiniti interessi ed uno spirito scoppiettante, qualità che lo hanno reso uno dei personaggi di successo più amati nel suo settore. Il funerale, tenutosi nella Cattedrale di San Patrizio a Midtown Manhattan, era a pochi isolati da dove il signor Lee aveva lavorato come vice presidente di JPMorgan Chase. Lì ha plasmato l'America aziendale e la più grande banca della nazione, attraverso una carriera che lo ha portato ad essere, forse, il preminente uomo d'affari della sua generazione.
[...]
Gli zampognari dei Vigili del Fuoco di New York hanno suonato "Amazing Grace" per iniziare la messa in questo primo giorno estivo soleggiato, e il Cardinale Timothy M. Dolan ha presieduto la messa funebre all'interno della Cattedrale di San Patrizio, che si trova nel bel mezzo di un sostanziale restauro.
[...]
Mr. Lee possedeva un potente intelletto e una profonda comprensione della meccanica del mondo finanziario, ma era anche conosciuto per conquistare i clienti con vistose esibizioni, come l'acquisto di felpe per il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, e una Corvette per dimostrare la sua lealtà a General Motors. Tra i suoi ultimi lavori c'è stata la direzione del coinvolgimento di JPMorgan nell'offerta pubblica iniziale di 22 miliardi di dollari per Alibaba, e la consulenza a General Electric per il possesso del suo braccio finanziario. Negli anni recenti egli aveva anche aiutato United Airlines nell'acquisto di Continental, aveva gestito la vendita, da parte di General Electric, di NBCUniversal a Comcast, e l'acquisizione del Dow Jones da parte di News Corporation.
"Non dissero mai che egli era un molle, o un semplice o qualcuno che gli altri potessero abbindolare", ha detto il Reverendo Robert T. Ritchie, che conosceva la famiglia Lee. "Era determinato. Era ostinato. Era organizzato." [nota di nwo-tr: il Reverendo Robert T. Ritchie è il rettore della Cattedrale di San Patrizio]
[...]
"Quando arriverai per il giudizio, Dio non ti chiederà 'quel'era la tua posizione alla JPMorgan, a quanto ammontava il tuo conto in banca, hai dato i soldi per la tua Chiesa?'" ha domandato Padre Ritche."
Nell'attuale consiglio di amministrazione di J.P. Morgan Chase & Co. troviamo, oltre a Dimon, Stephen B. "Steve" Burke, un cattolico romano di origini irlandesi, e Timothy P. Flynn, che si è laureato invece alla University of St. Thomas, St. Paul del Minnesota, un'Università Cattolica romana. Degli altri appartenenti al consiglio non siamo riusciti ad identificare l'appartenenza, e pochi di loro sono ebrei, forse solo James Schine Crown. James A. Bell è un nero americano. Dal suo cognome Linda B. Bammann sembra avere origini tedesche, e via di seguito...
Dal comitato operativo abbiamo trovato Mary Callahan Erdoes, che ha ottenuto un Bachelor's degree alla Georgetown University dei gesuiti, specializzandosi in Matematica. A quel tempo fu l'unica donna alla Georgetown ad aver completato un corso di matematica.