lunedì 4 agosto 2014

La Democrazia intralcia la Controriforma della Troika Gesuitica




Noi italiani, per lo più un popolo di secolari e miserabili servitori sciocchi del papato, dopo una breve parentesi costituzionale che ci aveva illuso d'essere diventati uno stato democratico di diritto; e dopo che una minoranza, anche attraverso il sacrificio, aveva cercato di dotarci di strumenti democratici e rappresentativi (molti dei quali rimasti comunque lettera morta) ci siamo ritrovati nuovamente a finire tra le braccia del papato gesuitico riformato il cui vertice sta ora nella BCE del gesuitico Mario Draghi e nella Commissione europea. E lo saremo sempre di più in futuro. Ne è un chiaro esempio una delle ultime esternazioni del Drago gesuitico di origini nostrane, ecco:

"[Mario Draghi] proprio su quest’ultimo punto, è tornato a chiarire che le riforme sarebbero politicamente più sostenibili, se non fossero lasciate alla competenza dei governi nazionali. Se una settimana fa, a Londra, ha espresso il convincimento che servirebbe una struttura al di sopra dei governi in Europa per accentrare il processo riformatore, ieri ha sottolineato che i governi che hanno ricevuto l’assistenza della Troika (UE, BCE e FMI) avrebbero riformato di più degli altri.
Attenzione, perché si tratta di un passaggio delicatissimo del discorso di Draghi, visto che in questi giorni si vocifera che proprio l’Italia potrebbe essere commissariata dalla Troika, tanto che il premier Renzi si è sentito in dovere di intervenire per smentire. Ma le indiscrezioni esistono e sarebbero frutto di un certo scetticismo in ambito europeo sulla capacità anche di questo governo di fare le riforme e di risanare i conti pubblici.»

fonte: http://www.investireoggi.it/economia/draghi-attacca-ancora-renzi-sul-patto-di-stabilita-e-avverte-piu-riforme-con-la-troika/?refresh_ce

A queste dichiarazioni sono seguiti tutta una serie di articoli nei grandi giornali, come ad esempio quello del servo Ferruccio de Bortoli nel Corriere della sera:

«Secondo il direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, in Italia sarà necessaria subito una manovra da 20 miliardi, sarà effettuato un prelievo forzoso e arriverà la Troika.»

fonte: http://www.investireoggi.it/economia/prelievo-forzoso-manovra-da-20-miliardi-e-arrivo-della-troika-e-un-incubo-o-la-verita/?refresh_ce

 O quello del leccaculo papale Eugenio Scalfari, il quale afferma:

«Forse l'Italia dovrebbe sottoporsi al controllo della troika internazionale formata dalla Commissione di Bruxelles, dalla Bce e dal Fondo monetario internazionale»
fonte: http://www.ilgiornale.it/news/politica/lultima-sparata-scalfari-deve-governarci-bruxelles-1042770.html

E' chiaro il concetto? Il Drago gesuitico comanda e i giornali servi rispondono all'appello; per ultimo quegli idioti dei lettori italiani lo accetteranno come dato inconfutabile, soprattutto gli idioti «rivoluzionari» di sinistra. Che tutto ciò non avesse ormai più nulla a che fare con la democrazia e lo stato di diritto lo avevamo già capito da molto tempo; che tutto ciò avesse a che fare con la dittatura gesuitica europea lo abbiamo detto molto prima di altri; ma sfortunatamente siamo rimasti in pochi a contrastare quel pensiero unico portato avanti da quel potere che sembra oramai non avere nemmeno più bisogno né dell'apparenza democratica, né di parlamenti né di elezioni per portare a termine con più fretta le CONTROriforme gesuitiche che ci faranno definitivamente sprofondare nel nuovo medioevo. Quelle minoranze che potevano essere veramente rivoluzionarie sono state oramai rese docili dalla incessante e pluridecennale propaganda di testate «nucleari» come L'Unità e La Repubblica. I pochi italiani indomiti e non allineati al pensiero unico gesuitico sono poi stati infiltrati o etichettati come complottisti, ciarlatani, maghi, truffatori, la nuova figura dell'eretico ai tempi del Nuovo Ordine Mondiale.
Nel frattempo sempre più gente sprofonda nella povertà, nella precarietà, nella disperazione, nella disoccupazione; come spiegazione però non ci viene detto che sono state appunto le CONTROriforme europee la causa di tutto ciò, come la moneta unica e il Trattato di Lisbona; ma figuriamoci! Ci viene invece detto che non sono state fatte abbastanza riforme per rilanciare l'economia e che dopo che l'elite antidemocratica, infallibile e diretta emanazione di Dio, farà le riforme definitive, senza l'intralcio dei parlamenti e degli elettori, o imporrà ai governi nazionali di farle forzosamente sotto minaccia di un suo intervento "divino", allora e solo allora arriverà il Paradiso; ci viene detto, in un turbine di discorsi prettamente emotivi, che senza le precedenti riforme europee saremmo stati molto peggio; e la maggioranza dei gonzi italiani plaude estasiata, soprattutto quelli della sinistra «chehannosempreragioneperchèlodiceLaRepubblicaeL'Unità», quegli stessi gonzi, cioè, i cui antenati sono stati abituati ad essere sottomessi al papato per secoli!