martedì 26 marzo 2013

Lo Spettacolo del Vaticano e la Moneta dell'Apocalisse

Nell'articolo precedente avevamo fatto un collage di immagini per mettere in risalto come la multinazionale più ricca del mondo, Vaticano & Gesuiti S.p.a., predicasse ipocritamente la povertà per far colpo sugli ingenui e gli ignoranti (la gran massa dei cittadini sempre meno educati nelle scuole pubbliche allo sfascio), ma in realtà avesse tutt'altri traffici. 
 

In effetti la multinazionale Vaticano & Gesuiti S.p.a. ha un'agenzia di marketing formidabile e riesce a far passare per oro colato ogni sua dichiarazione, anche la più inverosimile, come quella di aspirare alla povertà francescana.
Secondo Guy Debord la Società dello Spettacolo è quella forma di assoggettamento e di oppressione totale della psiche umana mediata dalle immagini, che la classe dominante produce per controllare le masse; in questo campo possiamo certamente affermare che la multinazionale Vaticano & Gesuiti S.p.a. è stata, ed è tutt'ora, una protagonista indiscussa e di gran classe.
Leggiamo qualcosa sulla Società dello Spettacolo:

"Una forma di assoggettamento psicologico totale, in cui ogni singolo individuo è isolato dagli altri ed assiste nella più totale passività allo svilupparsi di « un discorso ininterrotto che l’ordine presente tiene su se stesso, il suo monologo elogiativo[13] » Lo spettacolo, di cui i mass media sono solo una delle molte espressioni, è parte fondante della società contemporanea, ed il responsabile della perdita da parte del singolo di ogni tipo di individualità, personalità, creatività umane: la passività e la contemplazione sono ciò che caratterizza l'attuale condizione umana. Ciò che rende lo spettacolo ingannevole e negativo è il fatto che esso rappresenta il dominio di una parte della società, l'economia, su ogni altro aspetto della società stessa”

Adesso che abbiamo letto questi concetti di Guy Debord guardiamo alcune immagini-spettacolo sul nuovo papa-amministratore delegato della Vaticano & Gesuiti S.p.a. diffuse dai mass media di tutto il mondo:




E' chiaro da queste immagini che il Vaticano è la somma agenzia produttrice di spettacolo, cioè di quel "discorso ininterrotto che l’ordine presente tiene su se stesso, il suo monologo elogiativo".
Ricordiamo che la maggior parte delle persone non legge, è poco istruita, ed è subissata da mille problemi e distrazioni; l'unica fonte di notizie per questa povera gente rimane la televisione, o le riviste spazzatura, cioè quei mezzi che sono tra i principali veicoli dello spettacolo, dove il Vaticano è il principale protagonista.
Solo pochi giorni or sono avevamo visto altre immagini televisive, in cui si festeggiava l'addio al pontificato di Benedetto XVI, eccone alcune:




E' chiaro che lo spettacolo del Vaticano mediato dall'immediatezza delle immagini è uno dei principali mezzi per dominare le masse. 
E' un bombardamento incessante.
Adesso torniamo all'ipocrisia del Vaticano. Perché un'ente "francescano" che si ispira alla povertà dovrebbe stampare monete d'oro e venderle a prezzi da capogiro? E' il caso della moneta d'oro da 200 euro che il Vaticano ha emesso in occasione dell'anno della Fede, che ha avuto inizio l'11 ottobre 2012, e che abbiamo fatto indossare, nel nostro collage, al “francescano” papa Bergoglio neoeletto; vediamo la descrizione che ci viene data dal sito ufficiale dello Stato della Città del Vaticano:


L’Anno della fede, indetto da Papa Benedetto XVI, inizia l’11 ottobre 2012 e terminerà il 24 novembre 2013, solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo. Il Papa ha scelto l’11 ottobre 2012 come data di inizio perché in questo giorno ricorrono due importanti anniversari: il 50º dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II e il 20º della promulgazione del Catechismo della Chiesa Cattolica. Nella Lettera Apostolica «Porta Fidei» il Santo Padre ripercorre con pochi incisi alcuni fulgidi esempi di fede di duemila anni di storia della cristianità: per fede Maria accolse la parola dell’Angelo, gli Apostoli lasciarono ogni cosa per seguire il Maestro, i discepoli formarono la prima comunità, i martiri donarono la vita... Uomini e donne in ogni parte del mondo consacrano quotidianamente la loro esistenza a Cristo e testimoniano la loro fede nel Signore Gesù nella famiglia, nella vita pubblica, nell’esercizio dei carismi e ministeri ai quali sono stati chiamati. Un anno di riflessione, dunque, ma soprattutto di rinnovata evangelizzazione affinché tutti coloro che si riconoscono nella Chiesa diano testimonianza del Cristo vivente ed indichino alle altre genti la porta della fede. Una rappresentazione della fede che stringe a sé i simboli della cristianità: la Croce, l’Eucaristia ed il Libro della Parola, è l’immagine celebrativa realizzata dall’artista Orietta Rossi per la prima moneta aurea da 200 euro nella storia dello Stato della Città del Vaticano. “

Secondo il sito turismoitalianews:

In circolazione dal 6 dicembre 2012, la moneta ha un diametro di 28,5 millimetri, pesa 40 grammi ed è coniata dalla Zecca di Roma in versione fondo a specchio (proof). La tiratura è di appena 499 esemplari e ogni moneta verrà venduta dall’Ufficio filatelico e numismatico del Governatorato a 2.990 euro.”

Facciamo due calcoli: 499 x 2.990 = 1.492.010 euro; i maligni potrebbero accusare che questa è proprio una moneta che ha a che fare con la Fede, quella nell'oro e nei guadagni però; anche perchè se i ricavi verranno poi ditribuiti come con l'otto per mille, stiamo certi che la Chiesa ne spenderà al massimo solo un quinto (20%) in opere di carità e il grosso finirà per costruire parrocchie, stipendiare i sacerdoti e fare opera di propaganda e proselitismo.  Se infine diamo credito alle parole di Monsenor Rafael Rodriguez Guillen, il quale afferma che "Senza aver paura di sbagliare possiamo dire che i tesori d'oro e d'argento amministrati dal Vaticano, non solo nelle sue banche e filiali, ma anche nei suoi templi, oggi comprendono circa il 49% delle riserve d'oro del mondo", allora potremmo concordare che questi maligni non hanno poi tutti i torti.
Su questa moneta leggiamo adesso le considerazioni che ci ha inviato avlesbeluskesexposed.blogspot.it e che avevamo ignorato in prima battuta:

"....il collage ....mostra in bella evidenza due medaglioni sul petto del soldato Gesuita Francis I. 
 
Quello raffigurante una donna rappresenta proprio la "donna" dell'Apocalisse, ..."La donna era ammantata di porpora e di scarlatto, adorna d'oro, di pietre preziose e di perle, teneva in mano una COPPA d'ORO, colma degli abomini e delle immondezze della sua prostituzione. Sulla fronte aveva scritto un nome misterioso: 
"Babilonia la grande, la madre delle prostitute e degli abomini della terra" o più attinente: "MISTERO, Babilonia la Grande, madre di tutte le prostituzioni ed abomini sulla terra" [Rivelazione 17:4-5 KJV].

Descritto in:

Alexander Hislop accusato di essere 'massone' (perchè suo padre era muratore, cioè un vero muratore):

http://apparentlyenemies.blogspot.it/2013/03/hislop-mason.html ."
Davvero una bella moneta!

leggi anche:

Bergoglio marketing

P.s.
Questo articolo è stato visitato dalla "Santa" Sede

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2 May 2013 10:47:38
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