giovedì 21 ottobre 2010

Dalla Depressione Globale alla Governance Globale

Introduzione
Prima di lasciarvi alla lettura dell'importante articolo di Andrew Gavin Marshall dal titolo Dalla Depressione Globale alla Governance Globale, che trovate sotto tradotto, c'è da fare una premessa. Mentre le élite planetarie si riuniscono all'interno di organizzazioni per lo più sconosciute alla maggioranza della popolazione (come il Fondo Monetario Internazionale, La Banca Mondiale, Il Gruppo Bilderberg, il Council on Foreign Relations, la Commissione Trilaterale) al fine di coordinare come schiavizzare nel modo migliore la maggior parte del pianeta, personaggi come Grillo e Travaglio continuano la loro opera di distrazione dell'opinione pubblica con le solite bordate contro la Casta nazionale, i giornali sovvenzionati, le tangenti di partito e il Bau Bau di Arcore. Le masse non devono sapere infatti che la politica è serva di poteri superiori, che questi poteri superiori selezionano attentamente i candidati di entrambi gli schieramenti; che questi candidati, di destra e di sinistra, portano tutti avanti l'agenda di questi poteri globali. Non si deve fare menzione alcuna di tali poteri superiori. Inoltre, mentre le masse vengono distratte attraverso lo spettacolo macabro circense dell'omicidio di Sarah Scazzi, ben pochi parlano delle 1050 morti sul lavoro avvenute nel 2009 in Italia; questo perché l'omicidio di Sarah Scazzi è opera di un mostro solitario, mentre l'omicidio di 1050 persone è operato da un sistema economico che sostiene anche le reti televisive e tutti i principali mass media. Questo sistema economico schiavizza la maggior parte della persone in tutto il pianeta, ma tale stato di sudditanza si deve occultare con attacchi demagogici e sterili alla Casta politica nostrana e con spettacoli circensi di mostri solitari. A proposito di Grillo-pensiero c'è da sottolineare quanto afferma Claudio Mastrogiulio del Partito di Alternativa Comunista nel suo articolo intitolato La Demagogia Reazionaria di Grillo:
"Il Vaticano, Confindustria, la Banca d’Italia, l’Ue, la Bce, il Fmi, sono totalmente dimenticati da Grillo; quasi che la sua unica preoccupazione fosse quella di accreditarsi agli occhi di queste stesse istituzioni come il portatore di idee nuove che possano permettere loro di dormire sonni ancor più tranquilli.
...
È la vecchia pantomima del qualunquismo: attaccare solo il mondo della politica, omettendo di cogliere il rapporto servo-padrone che sussiste, in ogni economia capitalistica, tra politica e capitalismo. La manifestazione plastica di questa concezione si è avuta in occasione delle dimissioni di Profumo da amministratore delegato di Unicredit, rispetto alle quali Grillo ha difeso il banchiere sostenendone la levatura europea e la presunta lontananza dalla politica. Anzitutto, bisognerebbe ricordare a Grillo che lo stesso Profumo partecipò (in qualità di elettore) alle primarie del Pd nel 2007; ma soprattutto bisognerebbe rammentargli che Profumo rappresenta quella stretta minoranza di accaparratori (le banche private) che tiene sotto scacco milioni di famiglie in tutto il mondo. Unicredit infatti è una delle banche più ricche e forti su tutto il panorama perlomeno europeo. Inutile dire che questo per Grillo risulta essere un aspetto secondario. Lo sdegno del suo intervento successivo alle dimissioni del banchiere è stato rivolto non già alla natura di classe dell’operato di un nemico delle masse come solo l’amministratore delegato di un colosso bancario (Unicredit, nella fattispecie) può essere; ma, al contrario, alle ingerenze della politica, segnatamente della Lega, nell’amministrazione delle banche."
La sua analisi è in gran parte condivisibile e coincide in gran parte con il mio pensiero. infatti, in uno dei miei post precedenti avevo affermato:
Nei paesi come l'Italia si tenta di incanalare il dissenso verso vie sterili e innocue che consentono di far scaricare alla popolazione rabbia e frustrazione accumulate in anni; queste valvole di sfogo sterili sono ad esempio le manifestazioni di Beppe Grillo; altri, come Marco Travaglio, seguono il passo; per loro tutto il male viene dalla Casta, rigorosamente nazionale; le dinamiche di potere internazionale, i monopoli della stampa privata della moneta e l'origine truffaldina dei deficit dei bilanci di tutti i governi europei non sono minimamente citati. Grillo più di dieci anni fa fece uno spettacolo sul Signoraggio bancario ma in seguito non ne parlò più se non in rarissimi momenti; il nuovo rilancio di Grillo, sanno ormai in molti, è avvenuto ad opera della Casaleggio Associati.
Per capire "le dinamiche di potere internazionale", cioè quello di cui Grillo e Travaglio non vi parleranno mai, vi consiglio di leggere l'articolo di Andrew Gavin Marshall tratto dal sito GlobalResearch, uno dei più autorevoli siti a livello internazionale sullo studio della Globalizzazione.

Dalla Depressione Globale alla Governance Globale
di Andrew Gavin Marshall
19 Ottobre 2010
traduzione: http://nwo-truthresearch.blogspot.com

Ora siamo sul bordo del baratro finanziario globale di una "Grande Depressione Globale da Debito", in cui le nazioni, impantanate in debiti estremi, stanno cominciano ad attuare una serie di misure di "austerità fiscale" per ridurre i loro deficit, che, in definitiva, produrranno un sistematico genocidio sociale globale, mentre le classi medie svaniranno e le basi sociali sulle quali riposavano le nostre nazioni verranno spazzate via. Come siamo arrivati fin qui? Dove conduce questa strada? Queste sono domande a cui cercherò brevemente di dare una risposta.

Al centro della politica economica globale c'è il sistema delle banche centrali. Le banche centrali sono responsabili della stampa della moneta di un paese, e fissano i tassi di interesse, determinando così il valore della moneta. Questo dovrebbe essere senza dubbio prerogativa di un governo nazionale, tuttavia, le banche centrali sono di una natura particolarmente ingannevole in cui, pur essendo permeate di autorità governative, sono in realtà di proprietà privata, possedute dalle più importanti banche a livello mondiale e sono quindi istituzioni alla ricerca di profitto. Com'è che le banche centrali realizzano un profitto? La risposta è semplice: come realizzano profitti tutte le banche? Interessi sul debito. Vengono fatti i prestiti , vengono fissati i tassi di interesse e gli utili sono fatti. Si tratta di un sistema di debito, l'economia imperiale al suo culmine. Negli Stati Uniti il Presidente Woodrow Wilson firmò il Federal Reserve Act nel 1913, creando il Federal Reserve System, con il suo Consiglio direttivo che si trova a Washington, nominato dal Presidente, ma dove il vero potere riposa nelle 12 banche regionali, in particolare la Federal Reserve Bank di New York. Le banche regionali della FED sono banche private, possedute in condivisione dalle maggiori banche di ogni regione, le quali eleggono i membri del consiglio dei rappresentanti che dovrebbero condividere il potere con la Federal Reserve di Washington.
Nei primi anni 20' fu costituito negli Stati Uniti il Council on Foreign Relations come think tank primario di politica estera degli Stati Uniti, dominato da potenti interessi bancari. Nel 1930 fu creata la Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI) per gestire i risarcimenti tedeschi, ma aveva anche un altro ruolo, che era molto meno conosciuto, ma molto più significativo. Essa agiva come "coordinatrice delle operazioni delle banche centrali di tutto il mondo". Essenzialmente essa è la Banca Centrale delle banche centrali in tutto il mondo, le cui operazioni sono tenute "strettamente confidenziali". Come scrisse lo storico Carroll Quigley:

"I poteri del capitalismo finanziario avevano da raggiungere un altro obiettivo, niente di meno che quello di creare un sistema mondiale di controllo finanziario in mani private in grado di dominare il sistema politico di ciascun paese e l'economia mondiale nel suo complesso. Tale sistema fu quello di un modo feudale di controllo attraverso le banche centrali di tutto il mondo che agiscono in concerto, attraverso accordi segreti, frequenti meeting e conferenze private. L'apice del sistema fu la Banca dei Regolamenti Internazionali a Basilea, in Svizzera, una banca privata posseduta dalla banche centrali del mondo che erano esse stesse imprese private."
Nel 1954 nasce il gruppo Bilderberg come think tank globale segreto, comprendente le elite intellettuali, finanziarie, aziendali, politiche, militari e mediatiche dell'Europa Occidentale e del Nord America, con banchieri di spicco come David Rockefeller, così come i Reali Europei, come la famiglia reale olandese, che erano i maggiori azionisti della Royal Dutch Shell, il cui amministratore delegato partecipa a tutte le riunioni. Questo gruppo di circa 130 elitari si riunisce ogni anno in segreto per discutere e dibattere gli affari globali, per stabilire gli obiettivi generali e per assumere chiari programmi ai vari meeting. Il  gruppo fu inizialmente costituito al fine di promuovere l'integrazione europea. La riunione del 1956 discusse l'integrazione europea e una valuta comune. In effetti, l'attuale presidente del gruppo Bilderberg ha detto ai media lo scorso anno che l'euro fu discusso al Bilderberg Group. Nel 1973 David Rockefeller, Presidente e Amministratore Delegato della Chase Manhattan Bank, Presidente del Council on Foreign Relations e membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg, istituì la Commissione Trilaterale insieme a Zbigniew Brzezinski. Quello stesso anno ci fu lo shock del prezzo del petrolio che creò ricchezza dal petrolio stesso; questo fu dibattuto alla riunione annuale del Bilderberg 5 mesi prima della crisi petrolifera e il denaro fu incanalato attraverso le banche occidentali che lo prestarono alle nazioni del "terzo mondo" che avevano un disperato bisogno di prestiti per finanziare l'industrializzazione.
Quando Jimmy Carter divenne presidente nel 1977, nominò oltre due dozzine di membri della Commissione Trilaterale nel suo gabinetto, compreso se stesso, e, naturalmente, Zbigniew Brzezinski, che fu il Consigliere per la Sicurezza Nazionale. Nel 1979 Carter nominò Paul Volker, amico ed aiutante di David Rockefeller, che aveva ricoperto diversi incarichi alla Federal Reserve Bank di New York a al Dipartimento del Tesoro Statunitense, e che divenne anche un membro della Commissione Trilaterale e il Presidente della Federal Reserve. Quando ebbe luogo un'altra crisi petrolifera nel 1979, Volker decise di alzare i tassi di interesse dal 2% della fine degli anni '70 al 18% nei primi anni '80. L'effetto di questo era che i paesi del mondo in via di sviluppo improvvisamente dovevano pagare un enorme interesse  sui loro prestiti e nel 1982 il Messico annunciò che non poteva più permettersi di pagare i propri interessi, diventando così inadempiente sui debiti; ciò fece partire la crisi del debito degli anni '80, che vide il collasso del debito in tutta l'America Latina, l'Africa e parti dell'Asia. Fu il FMi e la Banca Mondiale che vennero in "assistenza" del Terzo Mondo con i loro "programmi di aggiustamento strutturale" che costrinsero i paesi in cerca di assistenza a privatizzare tutte le industrie statali e le risorse, svalutare le loro monete, liberalizzare le loro economie e smantellare la salute, l'istruzione e i servizi sociali, con il risultato, in ultima analisi, della ricolonizzazione del "Terzo Mondo" da parte delle Corporation e delle Banche Occidentali, creando infine le condizioni di un genocidio sociale, con la diffusione di povertà di massa e l'emergere di élite nazionali corrotte che erano sottomesse agli interessi Occidentali. La gente in questi paesi protestò, si rivoltò e si ribellò e gli stati la repressero con la polizia e i militari.
In Occidente, le corporation e le banche  videro un rapido record di profitti. Questa fu l'epoca in cui emerse il termine di "globalizzazione". Mentre i profitti crescevano, così non era per i salari delle persone Occidentali. Così, per consumare in un'economia nella quale i prezzi stavano salendo, le persone dovevano indebitarsi. Questo è il perché quest'era ha segnato l'ascesa delle carte di credito al consumo alimentare e la classe media è diventata una classe interamente basata sul debito. Negli anni '90 nacque il "Nuovo Ordine Mondiale", con l'America alla guida dell'economia globale e gli accordi di libero scambio che iniziarono ad integrare i mercati regionali e globali e beneficio delle banche globali e delle corporazioni, con la speculazione che dominava l'economia.
La crisi economica globale è sorta come risultato di decenni di imperialismo globale - conosciuto recentemente come "globalizzazione" - e della crescita sconsiderata della speculazione, dei derivati e dell'esplosione del debito. Con il diffondersi della crisi economica, le nazioni del mondo, in particolare gli Stati Uniti, hanno salvato le grandi banche (che avrebbero dovuto essere fatte fallire e crollare sotto la loro propria corruzione e avidità) e ora l'Occidente ha sostanzialmente privatizzato i profitti per le banche, mentre a socializzato il rischio. In altre parole, le nazioni hanno comprato il debito delle banche e ora la gente deve pagare per esso. La gente tuttavia è immersa nei propri debiti personali ad un livello tale che oggi la media canadese è 39.000 dollari di debito e gli studenti si laureano in un mercato senza lavoro con decine o centinaia di migliaia di dollari di debito che gli studenti non potranno mai ripagare. Quindi ora siamo di fronte ad una crisi di debito globale. Per gestire la crisi economica il G20 è stato stabilito come principale forum internazionale per la cooperazione tra le 20 principali economie del mondo, comprese le principali economie dei paesi in via di sviluppo o emergenti, come India, Brasile, Sud Africa e Cina. Allo scoppio della crisi finanziaria, le banche centrali di Cina e Russia hanno iniziato a richiedere l'istituzione di una moneta mondiale per sostituire il dollaro come valuta di riserva mondiale. Questa proposta è appoggiata dalle Nazioni Unite e dal Fondo Monetario Internazionale. Va osservato, tuttavia, che le banche centrali Russa e Cinese collaborano con le Banche Centrali Occidentali attraverso la Banca dei Regolamenti Internazionali, che il Presidente della Banca Centrale Europea Jean-Claude Trichet ha nominato di recente come il principale forum per la "governance  della cooperazione delle banche centrali" affermando inoltre che il G20 è "il gruppo primario della governance economica globale". Nel 2009, il FMI ha dichiarato che la BRI "è il fondamentale e più antico centro di coordinamento dei meccanismi di governance globale." Il Presidente dell'Unione Europea, nominato nella sua posizione dopo una riunione del Bilderberg, ha dichiarato il 2009 come "il primo anno di governo mondiale". Nella riunione del 2009 del Bilderberg si riportava la volontà di creare un Dipartimento del Tesoro Mondiale o una Banca Centrale Globale, per gestire l'economia mondiale. Nel 2009, prima della riunione del Bilderberg, infatti, il G20 aveva messo in  moto dei piani per fare del FMI una sorta di banca centrale globale, con il rilascio ed eventualmente anche la stampa di una propria moneta - chiamata Diritti Speciali di Prelievo (DSP) - che è valutata rispetto ad un paniere di monete. Nel maggio 2010, l'amministratore delegato del FMI dichiarava che "la crisi è un'opportunità" e mentre i Diritti Speciali di Prelievo erano un passo nella giusta direzione, in ultima analisi, ciò che era necessario era "una nuova moneta globale, rilasciata da una banca centrale globale, con una governance robusta e funzioni istituzionali." Così noi vediamo l'emergere di un processo verso la formazione di una Banca Centrale Mondiale e una valuta globale, totalmente deresponsabilizzata verso qualsiasi nazione o popolo e totalmente controllata dagli interessi bancari a livello mondiale.
Nel 2010 la Grecia è stata immersa nella crisi del debito, una crisi che si sta ora diffondendo in tutta Europa, nel Regno Unito e, infine, in Giappone e negli Stati Uniti. Se guardiamo alla Grecia, vediamo la natura della crisi del debito globale. Il debito è dovuto alle maggiori banche Europee e Americane. Per pagare gli interessi sul debito, la Grecia ha dovuto ottenere un prestito dalla Banca Centrale Europea e dal FMI, che ha costretto il paese ad imporre misure di "austerità fiscale" come condizione per i prestiti, costringendo la Grecia a commettere un genocidio sociale. Nel frattempo, le grandi banche d'America e d'Europa speculano contro il debito greco, facendo precipitare ulteriormente il paese in una crisi economica e sociale. Il prestito è concesso  per pagare gli interessi ma ha solo l'effetto di aggiungersi al debito complessivo, perché un nuovo prestito è un nuovo debito. Così la Grecia è caduta nella stessa trappola del debito che ha ri-colonizzato il Terzo Mondo.
Alla recente riunione del G20 a Toronto le principali nazioni nel mondo hanno deciso di imporre l'austerità fiscale - o in altre parole, il genocidio sociale - nell'ambito delle loro nazioni, in un vero e proprio programma di adeguamento strutturale globale. Così ora vedremo le origini della Grande Depressione Globale da Debito, in cui le maggiori nazioni occidentali e mondiali tagliano la spesa sociale e creano disoccupazione di massa attraverso lo smantellamento della sanità, dell'istruzione e dei servizi sociali. Inoltre, le infrastrutture statali, come strade, ponti, aeroporti, porti, ferrovie, carceri, ospedali, linee elettriche ed acquedotti, saranno privatizzate, cosicché le multinazionali e le banche si approprieranno interamente del patrimonio nazionale. Allo stesso tempo, ovviamente, verranno aumentate drammaticamente le imposte a livelli mai visti prima. La BRI allo stesso tempo ha affermato che i tassi di interesse dovrebbero aumentare, il che significa che gli interessi sul debito aumenteranno notevolmente sia a livello individuale che nazionale, costringendo i governi a rivolgersi al FMI per i prestiti - probabilmente sotto forma di nuova moneta di riserva globale - per pagare semplicemente gli interessi, assorbendo così un maggiore debito. Allo stesso tempo, naturalmente, la classe media dovrà restituire i propri debiti e siccome la classe media esiste solo come illusione, l'illusione svanirà.
Già paesi, città e stati in tutta l'America stanno ricorrendo ad azioni drastiche per ridurre i loro debiti, come la chiusura di caserme dei pompieri, il ridimensionamento della raccolta dei rifiuti e lo spegnimento delle luci delle strade, ponendo fine a servizi di autobus e trasporto pubblico, riducendo le ore di apertura nelle biblioteche o chiudendole del tutto e abbattendo giorni, settimane o anni di scuola nei distretti scolastici. Questo sta avvenendo parimenti ad un drammatico aumento del tasso di privatizzazioni o di "partnership  pubblico-private" in cui anche le biblioteche verranno privatizzate.
Nessuna meraviglia quindi che questo mese il direttore del FMI ha avvertito che l'America e l'Europa, nel bel mezzo della peggiore crisi di posti di lavoro dopo la Grande Depressione, sono di fronte ad una "esplosione di conflittualità sociale". Proprio ieri l'Europa ha conosciuto un'ondata di proteste di massa e tensione sociale in opposizione alle "misure di austerità", con uno sciopero generale in Spagna che ha coinvolto milioni di persone e una marcia contro la sede dell'Unione Europea a Bruxelles di quasi 100.000 persone. Mentre si diffondono le agitazioni sociali, i governi probabilmente reagiranno - come abbiamo visto nel caso del G20 a Toronto - con misure di oppressive di stato di polizia. Qui noi vediamo la reale importanza dell'emergere dello "Stato di Sicurezza Nazionale", progettato per non per proteggere le persone dai terroristi, ma per proteggere i potenti dal popolo. 
Così, mentre le cose non sono mai sembrate così squallide, c'è un pallido e crescente faro di speranza, con quello che Zbigniew Brzezinski ha definito come la più grande minaccia per gli interessi dell'elite in tutto il mondo, il "risveglio politico globale". Il risveglio politico globale è rappresentativo del fatto che per la prima volta in tutta la storia umana, l'umanità è politicamente risvegliata in subbuglio, attiva e consapevole e che è - come spiega Zbigniew Brzezinski - generalmente consapevole delle disuguaglianze a livello mondiale, dello sfruttamento e della mancanza di rispetto. Questo risveglio è in gran parte il risultato della rivoluzione dell'informazione - che rivela quindi la natura contraddittoria del processo di globalizzazione - in quanto, mentre si globalizza il potere e l'oppressione, così si globalizza anche la consapevolezza e l'opposizione. Questo risveglio è la più grande minaccia per gli interessi dell'elite radicati in tutto il mondo. Il risveglio, pur avendo messo radici nel sud del mondo - già da tempo oggetto di sfruttamento e devastazione - si stà agitando ora in Occidente e crescerà mentre l'economia crolla. Quando le classi medie realizzeranno che il loro consumo era solo un'illusione di ricchezza, esse cercheranno risposte e chiederanno veri cambiamenti, non il "nome di marca" del cambiamento Obama Inc. confezionato da Wall Street, ma un vero, ispirato e potenziato cambiamento.
Nel 1967, Martin Luther King pronunciò un discorso in cui parlò contro la Guerra in Vietnam e l'Impero Americano e affermò che :"sembra come se fossimo sul rovesciarsi di una rivoluzione mondiale." Così, per me, sembra che sia ora venuto il tempo per il cambiamento.

link articolo originale
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