sabato 21 agosto 2010

Consulente top di Ban Ki-moon: L'elite scientifica dovrebbe essere a capo del controllo della popolazione mondiale


di Jurriaan Maessen
17 agosto 2010

Scegliete casualmente uno studioso globalista, uno di quelli celebrati sia dal mondo accademico che dai governi, e troverete una scatola di vermi sotto la crosta, siatene sicuri.
Durante la lettura della tavola rotonda “achieving the MDGs by 2015: Preparing for the 2010 UN MDG Summit” sono incappato in recenti osservazioni effettuate dal professore di politica e gestione sanitaria e direttore dell' Earth Institute con base alla Columbia University, Mr. Jeffrey Sachs. Egli sottolineava la necessità urgente della riduzione della popolazione. Il responsabile della traduzione della discussione, ha fatto la seguente nota:
"(...) La riduzione della fertilità e la stabilizzazione della popolazione è fondamentale. Egli (Sachs) ha concluso sollecitando l'adozione di un piano d'azione concordato a livello mondiale per il vertice dell'anno prossimo al fine di raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio entro il 2015, e ha proposto di costruire gruppi di lavoro con membri delle delegazioni attorno a temi particolari. Egli ha caratterizzato questo sforzo come non negoziale, ma come problema da risolvere a livello globale e ha suggerito che i Working Group dovrebbero fare un brainstorming su un piano concordato a livello mondiale." Ora, il signor Sachs, come molti suoi colleghi, può essere considerato come un esempio di prima qualità della promozione globalista della morte, e uno che non ha paura di ammetterlo. C'è da esserne certi che Sach sia un certo personaggio. Oltre a essere nominato tra le 100 persone più influenti del mondo dal Time Magazie, Sachs è anche consulente speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon. Non era la prima volta che il signor Sachs chiedeva un coordinamento globale in materia di controllo della popolazione. In un comunicato stampa delle Nazioni Unite del settembre 2009 Sachs non solo si lamentava dell'attività umana nel pianeta, ma sosteneva che gli scienziati e gli ingegneri dovevano prendere il controllo in questo processo:
Egli ha detto alla Conferenza sul Commercio e lo Sviluppo delle Nazioni Unite:"In questo pianeta siamo nell'era in cui l'attività umana domina i processi della terra. L'umanità è diventata così grande in numero assoluto e in attività economiche che abbiamo colto di sorpresa i processi della terra in modi vitali, fino al punto di cambiare il clima, il ciclio idrologico". "Non abbiamo necessariamente bisogno di diplomatici intorno al tavolo", ha continuato Sachs. "Abbiamo bisogno di mettere giù le carte e compiere un nuovo tipo di sviluppo". Che tipo di modello immagina Sachs per la sua utopia di usurpazione? Lo ha detto in una pubblicazione dell'Economist del 2000:
"Il modello da seguire è la Fondazione Rockefeller, l'eminente istituto di sviluppo del XX secolo, che ha mostrato ciò che potrebbe realizzare la concessione di aiuti mirati alla conoscenza."
Nella sua cronaca The Specter of Malthus Returns, Sachs fornisce una descrizione adeguata dell'Agenda 21, senza menzionare in realtà il piano dell'ONU per la redistribuzione della ricchezza e la riduzione della popolazione mondiale:
"Noi abbiamo bisogno di ripensare le diete moderne e il design urbano al fine di raggiungere sani stili di vita che riducano anche i consumi. E per stabilizzare la popolazione mondiale a circa 8 miliardi, dovremmo aiutare l'Africa e le altre regioni nell'accelerazione della loro transizione demografica. Noi non siamo senza dubbio su questa traiettoria. Avremo bisogno di nuove politiche per spingere i mercati su questa strada e promuovere il progresso tecnologico con il risparmio delle risorse. Avremo bisogno che una nuova politica riconosca l'importanza di una strategia di crescita sostenibile e che venga realizzata una cooperazione globale."
Il governo globale, in altre parole, per facilitare una dittatura scientifica globale. Il piano è pronto. Le carte, come dice Sachs, sono sul tavolo.
"Le carenze in materia di sanità, istruzione e controllo della popolazione sono, ovviamente, reciprocamente interagenti", scrisse Sachs nel febbraio del 2001 nel documento di lavoro: The Decade of Development: Goal Setting and Policy Challenges in India.
Affinchè questo "piano globale" possa essere adeguatamente agevolato, Sachs immagina che la necessità di un governo mondiale sia urgente. Nella preparazione dell' MDG Gap Task Force Report 2010, l'Assistente del Segretario Generale per lo Sviluppo Economico (UN-DESA) riassume gli interventi necessari:
- "Nuovo meccanismo di coordinamento dell'economia globale"
- "La global governance dovrebbe fornire un adeguato spazio alla politica nazionale"
- "New Deal Verde Globale"
- "Coordinamento della regolazione finanziaria internazionale attraverso nuove autorità multilaterali."
In una lettera di opinione all'Economist, Sachs chiarisce la sua opinione in merito alla riduzione della fertilità globale:
"Con politiche sensate e sostegno internazionale, questi paesi molto poveri potrebbero fare a se stessi un enorme favore riducendo drasticamente i tassi di fertilità per via volontaria. I paesi ricchi, dal canto loro, potrebbero fare a se stessi e al mondo un enorme favore mettendo i loro sforzi nella riduzione delle proprie emissioni di gas serra, e in seguito sugli aiuti promessi, incluso l'accesso universale ai servizi di pianificazione familiare, piuttosto che all'innalzamento dei propri tassi di fertilità."
Ora ricordo, questo è l'individuo consigliere di Ban Ki-moon sulle questioni concernenti la popolazione e altre materie. In una pubblicazione del 2007, intitolata Revamping US Foreign Assistance, Sachs ha chiesto il "Rilancio delle Politiche Globali sulla Popolazione"(pagina 22) per quanto riguarda il mondo in via di sviluppo:
"I Tassi di Fertilità Totale spesso hanno una media da 6 a 8 figli per madre nelle aree rurali impoverite e, in particolare, nelle terre secche impoverite. Queste regioni sono senza un affidabile accesso ai contraccettivi e ai servizi di pianificazione familiare, nonostante gli impegni della comunità internazionale nel garantire l'accesso universale ai servizi di salute riproduttiva e sessuale a partire dall'anno 2015. Gran parte della ricerca ha dimostrato che il fallimento del controllo della popolazione nei paesi più poveri comporta rischi enormi per quelle società e per il resto del mondo."
Nel 2009, Sachs (sì, lui è molto produttivo) fù coautore di un documento con un certo Matthew H. Bonds sul tema della povertà in relazione alle malattie infettive (Qui c'è una slide show della loro presentazione). Così scopriamo che questo personaggio Bond è un leale protetto di Sachs. Nella sua tesi Sociality, Sterility, and Poverty; Host-Pathogen Coevolution, with Implications for Human Ecology , Bonds conclude che il modo migliore di sradicare la povertà è quello, beh...di sradicare gli esseri umani.
"Noi abbiamo trovato che, dopo la contabilizzazione degli effetti in entrata, la riduzione della fertilità può avere il risultato di una prevalenza di malattie significativamente più bassa nel lungo termine (economico) rispetto alle predizioni di un modello epidemiologico standard SIR, e potrebbe anche essere una strategia efficace per sradicare alcune malattie infettive. Tale soluzione renderebbe Malthus orgoglioso."
"(...) Il nuovo modello, che rende conto di un effetto economico, prevede che una riduzione della fertilità può essere significativamente più efficace di un vaccino. Lo studio dimostra inoltre che una sostenuta politica di vaccinazione potrebbe più facilmente eradicare una malattia se fatta in aggiunta a una diminuita riproduzione."
Oh sì, non penso per un secondo che i loro piani non siano alla luce del sole e di fronte a te.
"Questo modello è probabile che sottostimi i reali vantaggi della riduzione della fertilità perchè l'effetto della riduzione del tasso di natalità è la riduzione del flusso di suscettibilità per tutte le malattie, il quale è l'equivalente di un vaccino per tutte le malattie infettive nello stesso momento."
Così parla la dittatura scientifica, senza esclusione di colpi. Se sradicando gli uomini, tu sradichi la malattia, problema risolto:
"Le malattie infettive, tuttavia, continuano ad essere più importanti nei paesi in via di sviluppo, i quali stanno sperimentando una relativamente rapida crescita della popolazione. L'effetto di questo afflusso di bambini sulla persistenza e la dinamica delle malattie infantili, come pure sulla cruciale copertura delle vaccinazioni, è ragionevolmente ben dimostrato (McLean and Anderson, 1988; Broutin et al., 2005). Ma ora è giustificato voltare questo quadro alla nostra attenzione: la riduzione della fertilità può essere un elemento integrante di una campagna di eradicazione della malattia?"
A fini di coerenza, ecco di nuovo Jeffrey Sachs, nel dolce tentativo di parlare e reclutare i futuri scienziati per il prossimo Summit delle Nazioni Unite sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Ricordate sempre, quando questi bizzarri controllori globalisti parlano di "sviluppo sostenibile", c'è sempre un'opprimente eugenetica.
Video in inglese: